Il gruppo consiliare dei democratici replica all’opposizione: “Il centro-destra finisce per
sostenere argomentazioni e fornire dati del tutto parziali e non rispondenti alla verità”.
“Anche quest’anno la maggioranza di centrosinistra ha approvato il bilancio consuntivo del 2007 e, immancabile come da alcuni anni, l’attacco dell’opposizione di centro-destra sugli stessi punti: con argomentazioni che anziché chiarire creano confusione tra la gente. Così, ad esempio, si estrapolano dal contesto della relazione dei Revisori contabili spezzoni per avvalorare proprie confuse argomentazioni e si sottace completamente il giudizio complessivo finale che gli stessi danno dell’operato dell’Amministrazione promuovendolo a tutto tondo.
Come Gruppo consiliare del Partito Democratico intendiamo invece sottolineare che anche per l’anno 2007 sono stati rispettati tutti i vincoli imposti dallo Stato per Patto di Stabilità che prevedevano un tetto di spesa sia per la parte corrente che per gli investimenti; i parametri in materia di riduzione della spese di personale; il parametro di riduzione del rapporto Debito/PIL. Questo, seppure fra mille difficoltà e in una situazione economica certamente non florida, è un grande risultato.
Venendo poi al tema dell’indebitamento vorremmo ricordare ai consiglieri di PDL e Lega Nord che l’importo di 40 milioni è lo stesso del 2006. Anzi se si rapporta al numero degli abitanti è lievemente diminuito da 1250 euro a 1235. Quello che però non dicono è che è inferiore alle medie di altri comuni della nostra zona e della provincia con qualità della vita decisamente inferiori. Ma soprattutto non dicono che quel debito ha finanziato solo investimenti (quindi cose concrete) quali (nel 2007): opere di viabilità, scuole per l’infanzia, nuovo poliambulatorio, strutture per anziani, riapertura del castello, portando il patrimonio comunale a ben 147 milioni (+ 8 rispetto al 2006 e circa 4530 euro per abitante). E che queste realizzazioni hanno notevolmente migliorato la qualità della vita a tutti i cittadini.
Il PD è invece conscio delle gravi ripercussioni che provocheranno per il futuro i forti tagli dei trasferimenti agli Enti Locali che il nuovo Governo Berlusconi ha introdotto nella Legge finanziaria per i prossimi anni. Mentre del tanto promesso “federalismo fiscale”, al di là dei proclami della Lega, non v’è alcuna traccia concreta. Come solito “predicano bene e razzolano male”.
L’opposizione di centro-destra poi, come spesso capita, nell’intento di attaccare l’amministrazione comunale, finisce per sostenere argomentazioni e fornire dati del tutto parziali e non rispondenti alla verità. Infatti, ad esempio, afferma che per ridurre gli sprechi si dovrebbe chiudere un servizio come il Centro per le Famiglie in quanto non costituirebbe una risposta reale ed efficace per le famiglie formiginesi per l’esiguo numero di accessi nel 2007. Il Centro per le famiglie di Casinalbo è un servizio molto più articolato e complesso di quanto si vuol far credere. Chiediamo cosa ne pensano della chiusura i cittadini che usufruiscono del servizio, che nel 2007 sono stati: 570 accessi telefonici, 72 accessi via mail, 1281 partecipanti ad iniziative sulla genitorialità (gestite direttamente e dalle associazioni con le quali collabora), 45 consulenze educative, 23 tra consulenze e mediazioni familiari, 16 utenti del centro di ascolto donne in difficoltà, 16 incontri in spazio neutro, 4804 presenze nella ludoteca 3-10 anni, 435 presenze nella ludoteca 11-18 anni, 1521 presenze nella Spazio aperto 0-3 anni, 405 bambini presenti ai laboratori, 115 adulti presenti ai laboratori, 294 bambini di scuole dell’infanzia accolti all’interno di progetti di qualificazione scolastica, 403 bambini di scuola primaria accolti all’interno di progetti di qualificazione scolastica.
Il Gruppo consiliare del PD di Formigine intende ribadire l’importanza che la famiglia rappresenta per la nostra società e come il Centro di Casinalbo sia nato per favorire e sostenere il benessere della famiglia, offrendo spazi che favoriscano la reciproca conoscenza, che porti le famiglie ad essere più comunità, più aperte, più solidali, più disposte a farsi coinvolgere nelle problematiche che creano maggiori difficoltà e preoccupazioni. E questo dà fastidio al centro-destra perché ritiene (erroneamente) che il tema, anche al livello nazionale, sia di sua esclusiva competenza”.