Nel gennaio 2007, in seguito alla chiusura della vecchia sede del comando dell’Arma dei Carabinieri, l’amministrazione comunale di Campogalliano (MO), in accordo con il Ministero, si era assunta l’incarico di individuare un’area idonea alla costruzione di una nuova caserma, i lavori tuttavia non sarebbero stati realizzati nei tempi previsti, a causa di una procedura fallimentare a carico dell’azienda a cui era stato affidato l’appalto.
Lo afferma il consigliere regionale Andrea Leoni (gdl-pdl) in un’interrogazione, in cui evidenzia che, alla fine dello stesso anno, il Comune modenese avrebbe individuato un’area privata idonea alla costruzione della struttura, posto il necessario cambio di destinazione d’uso, ma, – prosegue il consigliere – fino a pochi giorni fa, ciò non era ancora avvenuto, provocando un ulteriore ritardo nelle procedure per la realizzazione.
Considerando che Il Sindaco avrebbe affermato, a mezzo stampa, che il mancato cambio di destinazione d’uso sarebbe da attribuire ad una “dimenticanza”, che le funzioni un tempo esercitate dal presidio di Campogalliano, in attesa della nuova sede, sono esercitate dalla caserma dei Carabinieri di Carpi, che desta preoccupazioni il fatto che quell’area territoriale, “considerata ad alto rischio criminalità”, sia priva di un presidio fisso dell’Arma dei Carabinieri e che, se i lavori non iniziassero entro la fine dell’anno, il Comune perderebbe “definitivamente” la possibilità di realizzare questa struttura, Leoni chiede alla Giunta regionale quale sia lo stato di avanzamento delle procedure e dei lavori in questione, quando ne sia previsto l’inizio e quali i tempi ipotizzati per la realizzazione. Il consigliere vuole quindi sapere se la Regione confermi che la possibilità di realizzare la caserma è vincolata all’avvio dei lavori entro la fine del 2008 e che i ritardi nell’individuazione dell’area e nelle successive necessarie procedure sono da attribuire ad una “dimenticanza” ed infine se intenda intervenire per risolvere questa “grave situazione”.