Home Modena Imparare a convivere con il diabete: Policlinico tra promotori campo scuola

Imparare a convivere con il diabete: Policlinico tra promotori campo scuola

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Stintino in Sardegna (Località Tonnara – Saline) ha ospitato nei giorni scorsi l’annuale campo scuola per ragazzi affetti da diabete insulino-dipendente, un’iniziativa che vede protagoniste la Clinica Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, quella di Bologna e i reparti Pediatria di Ravenna, Cesena, Forlì, Rimini col sostegno dell’Assessorato alla Sanità della Regione Emilia Roma-gna.

Lo scopo del soggiorno è insegnare ai bambini e ragazzi con diabete a ge-stire al meglio la malattia e a diventare protagonisti nella costruzione della loro salute. All’appuntamento, quest’anno si sono ritrovati 97 ragazzi dai 9 ai 19 anni, che sono stati variamente impegnati in attività di tipo educativo, ma anche ricreativo e sportivo, che hanno consentito ai partecipanti di comprendere la loro compatibilità di vita con il diabete. I campi scuola, rivelatisi molto proficui per i ragazzi, si sono altresì dimostrati un’importante occasione di crescita professionale anche per i medici, gli specialisti in formazione, gli allievi dei diplomi universitari, permettendo di consolidare i rapporti con il team pediatrico diabetologico.

L’iniziativa che si svolge a Stintino, sostenuta a Modena dalla prof.ssa Fiorella Balli, direttore della Struttura Complessa di Pediatria, e dalla dr. ssa Barbara Predieri dall’equipe dell’ambulatorio di Diabetologia Pediatrica sono ormai riconosciute come un punto di riferimento fondamentale nel processo educativo del paziente diabetico dalle principali istituzioni internazionali (American Diabetes Association, International Diabetes Federation, International Sociaty of Paediatric and Adolescent Diabetes).

L’ambulatorio di Diabetologia Pediatrica del Policlinico, diretto dal Prof. Lorenzo Iughetti, cura ogni anno 10 nuovi casi di pazienti affetti da malattia diabetica insulino-dipendente.
Attualmente, tra i pazienti ci sono anche 5 bambini con meno di 3 anni.

“Questo dato – spiegano gli specialisti – evidenzia e conferma una tendenza al ribasso dell’età di esordio della malattia, che seppure in linea con le sta-tistiche nazionali pone non pochi problemi di assistenza. Anche per questo assume sempre più importanza il campo scuola formativo”.