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Reggio E.: il Vicesindaco Ferretti risponde al Presidente di Industriali Borghi

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Spiace contraddire il presidente di Industriali, Gianni Borghi, ma i fatti lo impongono. E i fatti dicono che l’Amministrazione comunale, con proposte progettuali di qualità e un livello di realizzazioni senza precedenti, il salto di qualità lo ha fatto. Non tutto è stato realizzato o è andato per il meglio, certo. Ma molto c’è ed è sotto gli occhi di tutti, ovvero di coloro che vogliano vedere. Segno di volontà e concretezza politica, mentre c’è chi litiga per una strada, rallentando la realizzazione di importanti poli di sviluppo economico.

Franchezza per franchezza: dopo aver riconosciuto i tanti meriti degli imprenditori reggiani – lo ha fatto il sindaco Delrio nel suo recente intervento sull’esigenza di un Patto sociale – non possiamo che rilevare, nell’analisi di Borghi, confusione a volte al limite della provocazione, assenza di analisi e, soprattutto, assoluta carenza di proposte. Emerge così che il salto di qualità dell’Amministrazione non è corrisposto da una disponibilità e sensibilità sociale altrettanto significativa da parte di Industriali.

I tempi sono cambiati e la società reggiana sa quanto. Ebbene, in fasi epocali non serve ergersi a giudici, come purtroppo fa il presidente Borghi: è semplicemente sterile arroccarsi su vecchi pregiudizi e schematismi secondo cui il ‘mercato’ è perfezione e il ‘pubblico’ è solo inefficienza. Non serve, prima di tutto perché non è veritiero e poi perché non è utile agli imprenditori. E’ tempo, oggi più che mai, di discernere con onestà intellettuale e impegnarsi per il bene comune.
Tanto più che su molti problemi il confronto è tutt’ora in atto e se il Patto per lo sviluppo, sottoscritto da istituzioni, associazioni e sindacati, non è pienamente operativo spesso ciò è frutto di problemi non dipendenti dalle istituzioni pubbliche.

I problemi connessi all’immigrazione non sono stati né sono una scelta dell’Amministrazione pubblica, ma in gran parte una necessità dell’economia. Come è possibile dunque imputare una sottovalutazione o una incapacità di governo locale quando di fronte a problemi oggettivi per l’economia e la società, gli enti locali si stanno facendo carico con una notevole quantità di risorse, delle politiche per l’assistenza, il sostegno economico, la casa e l’integrazione.
La verità è che i benefici della presenza dei lavoratori extracomunitari sono andati soprattutto al sistema economico locale, mentre le criticità sono state scaricate sui cittadini e i costi sociali sono stati sostenuti da tutti, con una spesa sociale e per l’educazione di oltre 57 milioni di euro nel 2007, a carico del Comune.

Il presidente Borghi afferma che le risorse, se si vuole, si trovano sempre. Certo, è il caso dei 93 milioni e 428mila euro di investimenti realizzati dall’Amministrazione comunale nel 2007 (per citare il dato consolidato più recente). Le principali voci: 30 milioni in infrastrutture e viabilità (sei i nuovi assi tangenziali); 25 milioni in politiche abitative; 19,4 milioni nell’area socio-educativa; 12 milioni per sport e cultura.
Investimenti a tutto vantaggio della città e quindi delle imprese, che queste opere realizzano. E tutto ciò, come il presidente Borghi può accertare consultando il bilancio comunale, riuscendo anche a ridurre il debito, diminuendo personale e consulenze (nonostante l’importanza qualitativa e quantitativa dei progetti realizzati o messi in cantiere).

Sono state impostate realizzazioni in project financing: la maggior parte decollate (Mercato coperto, isolato San Rocco, palazzo Busetti), mentre altre non sono state attivate per l’insufficiente apporto privato, non per mancanza progettuale o propositiva da parte del Comune.
L’economia della cultura è una realtà, grazie a rassegne come Fotografia europea, le produzioni dei Teatri, mostre di rilievo internazionale, lo sviluppo dei corsi universitari e del Campus di San Lazzaro, con un indotto rilevante per gli operatori economici locali.
Non si può sottacere il fatto che con i 46 milioni previsti e a tempi record sono stati realizzati i tre ponti di Calatrava. E sono stati reperiti (non senza fatica, fatto che ha comportato ritardi) altri 80 milioni per finanziare la realizzazione della stazione Mediopadana, in fase di appalto: opera a cui Industriali ha contribuito nella fase progettuale con 500mila euro; ci auguriamo che tale impegno prosegua proporzionalmente anche nella fase di realizzazione. Finanziamenti sono ora disponibili per il completamento della tangenziale Nord. Servono risorse, invece, per la costruzione della via Emilia-bis.
Ci aspettiamo dunque – come da sempre avviene ad esempio nella vicina Parma, dove gli industriali sono stati decisivi nella realizzazione di Campus universitario, Fiera, Aeroporto, autostrada della Cisa e, ora, la Metropolitana – senza arroganza e con disponibilità al confronto, di poter verificare in tempi brevi l’effettiva volontà degli industriali reggiani, in termini di concertazione e soprattutto di disponibilità di risorse, di affrontare in modo costruttivo il futuro di Reggio e dei suoi abitanti.

(Franco Ferretti
Vicesindaco di Reggio Emilia)