La paura è tanta perché oggi paradossalmente ci troviamo in una situazione peggiore rispetto a quella di anni fa, con i danni provocati nei giorni scorsi dai fiumi-torrenti alle sponde che non sono ancora stati riparati e non si sa le tempistiche.
La nostra sensazione è che le autorità stiano sottovalutando il problema: ora il livello dei torrenti-fiumi non è preoccupante, ma bastano pochi giorni di pioggia continua in quota per riportare l’allarme sui nostri tratti fluviali. E qui non siamo assolutamente pronti ad affrontare una situazione del genere, non sono state fatte le difese spondali previste e non ci sono stati miglioramenti di nessun genere negli ultimi anni.
Gli abitanti delle zone a rischio, per ora, non hanno probabilmente ricevuto comunicazioni in merito ai comportamenti da tenere, ai numeri a cui telefonare e non sono state predisposte delle piazzole con un minimo di dotazioni di emergenza (sacchi di sabbia, pale, carriole, teli impermeabili, ecc.) nelle zone a rischio, evitando la corsa ai magazzini comunali o della protezione civile (che a quel punto sarebbero irraggiungibili come nei giorni scorsi).
Si tratterebbe di provvedimenti semplici e a costo ridotto (e ce ne sarebbero altri, come creare una “rubrica” dove i cittadini si possano iscrivere per ricevere e-mail o sms sul proprio telefono più rapidamente rispetto al passato) che ridurrebbero però l’inevitabile confusione delle prime fasi di un intervento di emergenza.
Ora senza indugio occorre tessere la giusta trama di collegamento tra Autorità di Bacino, Genio Civile e Direzione regionale delle opere pubbliche,Amministrazione Comunale, Hera, Sat per stabilire esattamente le competenze e le responsabilita’.
Chiarire di chi siano le responsabilita’ e’ obbligatorio, cosi’ come stabilire-quantificare eventualmente i danni arrecati alle cose e alle persone.
Sembra che nessuno si vuole assumere l’onere di risarcire i danni perche’ non si riesce a identificare il diretto responsabile e/o responsabili. Se non si sa chi è il diretto responsabile dei danni, la soluzione è una sola: pagano tutti (Hera, Sat, Comune, Autorita’ Bacini, Regione).
Riteniamo che se si segue questo indirizzo-iniziativa puo’ aiutare ad acquisire un maggior senso di responsabilità delle istituzioni-enti-societa’ pubbliche coinvolte.
Gia attori protagonisti agiscono troppo spesso in emergenza e sempre in affanno. Fanno seguire forse alle alluvioni d’ acqua alluvioni di soldi da spendere a vanvera, ma stringono la borsa quando si tratta di programmare a lunga scadenza per prevenire e/o difronte alla richiesta di risarcimento dei danni dei cittadini.
I danno vanno risarciti subito e qualcuno, noi suggeriamo tutti, devono aprire il portafoglio oggi e non giocare allo scarica barile come forse si sta facendo adesso.
Gli attori protagonisti devono esprimere il “mea culpa” e farsi probabilmente perdonare inadempienze gravi e storiche.
(Comitato Conto anch’io a Sassuolo)