Home Economia Ricerca Intesa Sanpaolo: in ER le famiglie si indebitano per 9.500 euro...

Ricerca Intesa Sanpaolo: in ER le famiglie si indebitano per 9.500 euro l’anno

# ora in onda #
...............




Sono giovani, ben istruiti e con un reddito annuo superiore rispetto alla media nazionale. Non rinunciano a fare acquisti – non solo nel settore immobiliare – ricorrendo al credito o a un mutuo bancario. Se le famiglie italiane rispetto a quelle di altri Paesi europei fanno ancora poco affidamento agli istituti di credito (solo il 12 per cento ha un mutuo come ha rilevato Bankitalia), quelle emiliano-romagnole corrono leggermente più spedite verso un nuovo modo di intendere l’indebitamento.


E’ quanto emerge da una ricerca commissionata dal Servizio studi di Intesa Sanpaolo in collaborazione con Prometei, presentato questa mattina a Bologna nel corso della presentazione del progetto “Credito al lavoro” realizzato con Carisbo, banca del gruppo attiva a Bologna e in Emilia.

Le famiglie dell’Emilia-Romagna, secondo l’indagine, nel 2007 hanno ottenuto mediamente un credito di 9.500 euro a testa contro i 7.500 di una famiglia italiana. A parte il caso di Ferrara che è nettamente al di sotto delle altre province, non si notano particolari differenze sul territorio regionale. Solo le famiglie di Piacenza, Reggio Emilia e Rimini risultano essere particolarmente indebitate se si analizza il credito ottenuto in rapporto al reddito. Il credito ottenuto è prevalentemente legato ai mutui per l’acquisto della casa (circa i tre quarti del totale complessivo dei prestiti bancari che ammonta a 443.520.551 euro).
Si sta ampliando, però, anche l’interesse per i “non mutui” (111.008.958 euro nel 2007), in prevalenza credito al consumo: in media su una popolazione di oltre 4,2 milioni il prestito procapite è di 2.300 euro contro i 1.850 a livello nazionale.

Le filiali di Carisbo e del Gruppo Intesa Sanpaolo sono da oggi in grado di intercettare le nuove esigenze di prestiti da parte delle famiglie. Dopo uno studio condotto grazie al contributo di venti aziende locali e dei rispettivi dipendenti, la banca offre un check-up finanziario gratuito: attraverso un’intervista di dieci minuti, con il supporto di modelli statistici e dei data base della banca, viene individuato il “saldo finanziario” (la differenza tra reddito effettivo e spese incomprimibili, indispensabili per il mantenimento del nucleo familiare) e il “profilo” del nucleo familiare. Al potenziale cliente viene consegnato un documento semplice che potrà essere utilizzato come supporto per una pianificazione del bilancio familiare.

“Il nostro progetto, che è rivolto a dipendenti, ma anche a precari e a stranieri che dimostrino una presenza sul territorio nazionale da almeno venti mesi – spiega Giuseppe Feliziani, direttore generale Carisbo – punta a valorizzare la dimensione lavorativa del cliente. E’ un segnale forte di modernizzazione ed efficienza al comparto del credito al consumo, analogamente a quanto fatto nel settore mutui, dove Intesa Sanpaolo ha contribuito a stimolare la concorrenza tra gli operatori del mercato, consentendo la rinegoziazione dei mutui da variabile a fisso, introducendo le opzioni di flessibilità e salto rata, facendosi carico delle spese di perizia e notarili nella surroga”.