Anche a Carpi è al via il servizio di bike sharing denominato C’entro in bici. Il sistema, ideato dall’ingegnere romagnolo Fulvio Tura e promosso per la prima volta a Ravenna nel 2001, è traducibile come “condivisione della bicicletta” ed è uno degli strumenti di mobilità sostenibile che sempre più spesso vengono adottati dai Comuni che intendono ridurre i problemi derivanti dalla congestione stradale e l’inquinamento.
Di fatto consiste nella messa a disposizione di una serie di biciclette di proprietà comunale, dislocate in diversi punti della città in apposite rastrelliere, che i cittadini (previa sottoscrizione di un apposito abbonamento gratuito) possono utilizzare durante il giorno. A Carpi le biciclette messe a disposizione gratuitamente saranno 28, suddivise in gruppi di quattro, in sette rastrelliere ubicate in cinque punti differenti: presso la stazione ferroviaria, a QuiCittà in via Berengario, presso il parcheggio multipiano di piazzale Maestri del Lavoro, all’Autostazione e, infine, presso l’istituto Vallauri di via Peruzzi.
“Consideriamo questo un sistema efficace dal punto di vista della salvaguardia ambientale e in funzione dei vantaggi che potenzialmente offre soprattutto per i pendolari. Non è un caso – spiega l’assessore a Mobilità e Traffico Carmelo Alberto D’Addese – che le rastrelliere siano state sistemate principalmente presso i punti d’interscambio modale”.
Al cittadino maggiorenne che sottoscrive un abbonamento gratuito verrà consegnata presso la sede della Coop Il Mantello di via Peruzzi 38 una chiave numerata, censita su registro Internet: con questa chiave si può ritirare una bici qualsiasi tra quelle disponibili a Carpi, ma anche tra quelle presenti nelle altre città d’Italia che aderiscono a questo sistema, ad esempio Modena. All’utente si chiede il pagamento di una cauzione (venti euro) che verrà rimborsata in caso di restituzione della chiave medesima. Le bici si possono usare dalle ore 7 alle ore 21, con l’obbligo di restituzione del mezzo nella medesima rastrelliera di prelievo. In caso di mancata restituzione la chiave rimasta nella rastrelliera consente, tramite Internet, di risalire all’utente corrispondente: sono previste sanzioni per tutte le trasgressioni al regolamento che il Comune ha approvato contestualmente al progetto C’entro in bici. In caso di furto l’utente dovrà sporgere denuncia oppure, in caso di sua negligenza come la mancata chiusura del lucchetto incorporato, ne risponderà direttamente.
Le 28 biciclette di proprietà comunale (dalla linea robusta e inconfondibile e verniciate con i colori cittadini), sono dotate di cestino e di gomme piene: sono state acquistate al prezzo di 694 euro l’una. Inoltre l’amministrazione comunale pagherà un canone annuo di 80 euro per l’uso del registro Internet. Gestione e manutenzione del servizio (dietro pagamento di un costo forfettario per ciascuna bici) saranno a carico della cooperativa sociale Il Mantello (che risponde al numero telefonico 059 683548, orari di ufficio dal lunedì al venerdì). Inoltre si prevede l’acquisto annuale di pezzi di ricambio e infine l’assicurazione delle biciclette contro furti e vandalismi. La gestione del servizio è svolta in collaborazione con il Consorzio di Solidarietà sociale e Riparte, oltre che con Agenzia per la Mobilità di Modena. Per la fornitura delle bici, la posa delle rastrelliere, la campagna di comunicazione e la gestione del servizio l’amministrazione comunale ha stanziato per il 2008 32400 euro in totale.