Home Comprensorio GP Francia, Domenicali: ”E’ stata una lunghissima gara”

GP Francia, Domenicali: ”E’ stata una lunghissima gara”

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Kimi Raikkonen e il motore della sua Ferrari avrebbero certamente potuto portare a conclusione il Gran Premio di Francia, completando la doppietta di Felipe Massa, ma sarebbe avvenuto con certezza se si fosse cambiato il motore senza averlo previsto in precedenza, ha dichiarato il team principal Stefano Domenicali.


Raikkonen a circa metà gara ha iniziato a subire un guasto allo scarico, che ha condizionato la variabilità della performance da lì in avanti. Raikkonen è stato fortunato a concludere alle spalle del compagno di squadra Massa, anche se ha dimostrato comunque una grande prestazione realizzando un tempo molto vicino a quello di Massa prima che il motore peggiorasse verso la fine.
Quest’anno, in ogni caso, la squadra è fortunata a poter effettuare un cambio del motore non preventivato senza subire penalità. “Direi che è piuttosto probabile che occorrerà sostituire il motore – ha detto Domenicali dopo la gara. Di sicuro, dopo una gara così impegnativa dalla metà alla fine è molto probabile che cambieremo il propulsore, e per questo dovremo giocarci il bonus che ci permette di farlo”.
La squadra comunque non lo saprà per certo fino alla fine della settimana. “Faremo alcune analisi più tardi e domani, ma non c’è fretta per quello che dovrebbe essere l’unica variabile in gioco, cioè il cambio del motore quando andremo a Silverstone”.

Domenicali ha ammesso che sarà difficile individuare cosa abbia determinato il problema. “Sfortunatamente non è stato possibile identificare il guasto, e la difficoltà ulteriore è stata che per quasi metà della gara tutte le parti che erano coinvolte nel guasto si sono staccate, quindi sarà anche difficoltoso raccogliere tutti i pezzi, dato che sono sparsi per la pista”.

Domenicali ha spiegato quale è stato il motivo della variabilità della performance. “Se si perde lo scarico la vettura non è performante e si iniziano ad avere differenti parametri sul motore, le temperature si innalzano, la pressione dell’acqua diminuisce. Tutto è collegato, ovviamente. In qualche modo, è stato molto positivo ed importante finire la gara e totalizzare otto punti in quelle condizioni”.
Domenicali ha spiegato che la squadra ha subito il fatto di avere poco tempo per il secondo pit stop, nel quale nessuno poteva fare nulla per limitare o risolvere il problema. “Si era già staccato. Era rimasto il cavo della sonda lambda e abbiamo deciso di non tagliarlo perchè avremmo probabilmente perso più tempo, e avevamo Trulli dietro che era molto vicino, quindi abbiamo tenuto in considerazione anche questo. Devo dire che in termini di strategia, in termini di lavoro di squadra tutto quanto è stato fatto nel modo corretto”.

Quanto a lungo ancora sarebbe potuto durare il motore? “La massima durata del motore è di due gare, quindi forse…penso che sia piuttosto ambizioso pensare di disputare un’altra gara in quelle condizioni ma onestamente non lo so, è difficile da dire. Non voglio dirvi qualcosa di inattendibile: non lo so”.

La squadra ha lavorato sulla configurazione del motore per compensare le difficoltà. “Stavamo cercando di agire sulle regolazioni per proteggere il più possibile il motore in quelle condizioni e dopo tutto quello che era possibile fare, abbiamo aspettato fino alla bandiera a scacchi. Si puù vedere che ci sono stati molti cambiamenti negli interruttori”.
Domenicali ha interpretato la durata del motore come un vantaggio in termini competitivi. “Sicuramente eravamo molto preoccupati, non c’è dubbio. E’ stata una lunghissima gara da portare a termine, forse abbiamo perso molti anni e molti capelli, ma è parte del gioco. Sono molto contento che sia durato. In quelle condizioni non si sa mai. Si può fermare a qualsiasi giro, è troppo difficile e critico da determinare”.

Domenicali ha poi espresso i suoi complimenti a Felipe Massa, il nuovo leader del Campionato del mondo. “Penso di aver detto più volte che siamo molto, molto soddisfatti dei nostri due piloti. E’ meglio non fare nessuna speculazione prima della fine della stagione perchè se pensiamo che dopo i primi due Gran Premi Felipe non aveva nemmeno un punto; ricordo molto bene quali erano i commenti su di lui.
“Penso che due piloti così forti in una squadra così competitiva debbano guardare avanti senza essere influenzati dai commenti negativi che possono nascere accanto a loro. Penso che ora Felipe sia forte, e penso che sia la prima volta per lui che sperimenta di essere alla testa del Campionato, quindi per lui è una grande ricompensa per tutti i suoi sforzi, ma dal nostro punto di vista non cambia niente. Il lavoro di squadra è il nostro obiettivo più alto e abbiamo detto all’inizio della stagione che non ci saranno variazioni nelle nostre decisioni o strategie”.