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Conto anch’io a Sassuolo: ‘ i tempi d’attesa del PS aumentano ancora’

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Sono allarmanti i dati diffusi dai dirigenti-vertici dell’ospedale di Sassuolo che hanno reso noto i risultati dell’ultimo rapporto sui tempi d’attesa per accedere alle prestazioni del servizio sanitario sassolese, in particolare quella del pronto soccorso: notevoli sono le difficoltà riscontrate dai cittadini che richiedono di effettuare controlli-prestazioni presso l’ospedale, in primis per quanto concerne il pronto intervento, la diagnostica, seguita dalla specialistica e dagli interventi di tipo chirurgico.


Urgano interventi tempestivi sulla gestione del pronto soccorso visto che i tempi d’attesa invece di diminuire sono aumentati (circa del 13%) rispetto gia’ ad una situazione critica.
Sollecitiamo ancora una volta le istituzione a tutelare meglio ed in modo particolare quell’ormai vasto universo del pronto intervento, a riconoscere i diritti individuali e inviolabili delle persone malate, come nuovo baricentro dei diritti essenziali.
Da tempo ci stiamo battendo per il rispetto dell’articolo 32 della Costituzione che garantisce al cittadino il diritto all’assistenza sanitaria pubblica purtroppo apprendiamo la situazione si stallo, se non di peggioramento della sanità sassolese, lungi dall’essere probabilmente in linea con gli standard europei.
Le impensabili condizioni a cui sono costretti gli italiani alle prese con l’ospedale del Paese comprendono la triste consuetudine di ricorrere alle prestazioni sanitarie private a pagamento, tendenza che penalizza le fasce di popolazione meno abbienti:queste non possono permettersi prestazioni specialistiche private e diventano quindi lo specchio dell’inaccettabile realtà che vede proprio chi dovrebbe essere destinatario dell’assistenzialismo sociale, nell’ambito di un Paese che si definisce civile, costretto a sacrificare la propria salute perché il meccanismo della sanità pubblica ancora non funziona al meglio.

E’ importante, al riguardo, che l’opinione pubblica venga stimolata ad esprimere il proprio dissenso e non incorra nel rischio di rimanere assuefatta a dati come quelli di oggi.
Continueremo dunque la nostra protesta a causa delle insufficienze che gravano sul suo servizio di pronto soccorso.
Pertanto sta volgendo al termine il primo triennio di sperimentazione della gestione pubblico e privata dell’ospedale di Sassuolo e si annuncia un moderato pessimismo : c’è ancora molto da lavorare e l’andamento della sperimentazione non lascia sperare che l’ospedale di Sassuolo abbia trovato la giusta sua strada , possiamo quindi addirittura ipotizzare nei prossimi mesi la fine di questa sperimentazione?
L’ospedale è un’azienda di cui non si può valutare solo il risultato in termini di conto dei profitti , ma soprattutto va valutato in termini di qualità delle prestazioni, è un’azienda che compete con altre aziende e deve acquisire il favore del cliente per prosperare, tanto più in futuro quando i confini nazionali scompariranno anche per la Sanità nel contesto europeo.
Mancanza di procedure adeguate, cattiva organizzazione del lavoro, scarsa a volte attenzione del medico o di altro operatore, situazioni logistiche e strutturali inadeguate, sono queste le cause alla base di tante polemiche ricevute dai cittadini-utenti dell’ospedale.

Sottolineiamo inoltre che nelle varie tappe del percorso che hanno portato alla proposta di gestione mista pubblica privata dell’ospedale di Sassuolo, è mancata probabilmente la trasparenza ed il necessario coinvolgimento degli operatori sanitari e dei cittadini.
Ci sembra opportuna a questo punto una pausa di riflessione che consenta di approfondire la materia in tutti i suoi aspetti, etici, giuridici, economici e scientifici.

(Comitato Conto anch’io a Sassuolo)