Il segretario provinciale del PD attacca duramente la norma introdotta dal Governo Berlusconi: “Così si nega il diritto di avere rapidamente giustizia per tanti cittadini vittime di gravi reati”.
Indebolimento della certezza della pena, tribunali bloccati, giustizia più lenta: questo è quello che accadrà grazie alla norma che il Governo ha
preteso di introdurre nel Decreto Sicurezza. Il Presidente del Consiglio continua a considerare il Governo italiano come la via più semplice per
risolvere i propri problemi personali. La norma “blocca-processi” serve a lui e non al Paese e rappresenta una presa in giro per tutti quei
cittadini, molti anche modenesi, vittime di truffe e altri gravi reati, che vedranno così slittare i loro processi. In questo modo, il Governo
Berlusconi dimostra di non voler garantire quel principio di “certezza della pena” con cui si è riempito la bocca in campagna elettorale. Si
dice “blocchiamo i processi per reati che prevedano pene inferiori ai 10 anni”, ma questo significa far saltare i procedimenti per le mega-truffe legate ai fallimenti delle grandi imprese, significa garantire una sostanziale impunità agli autori di reati odiosi ed anche violenti come
rapine; scippi; violenze in famiglia; stupri; furti in appartamento; estorsioni; traffico di rifiuti; ricettazione; contraffazione di alimenti
ed altro ancora.
Un atteggiamento inaccettabile da parte di un Governo che da un lato sbandiera l’impiego dell’esercito come soluzione ai problemi della
sicurezza e poi opera di fatto per annullare gli effetti del lavoro svolto negli ultimi anni, a costo di grandi sacrifici, dalle forze dell’ordine e
della magistratura. Il Partito Democratico vuole impegnarsi con forza e determinazione sui temi della sicurezza e della certezza del pena. Per
questo sabato prossimo saremo nelle piazze della provincia di Modena per spiegare cosa accade nel Paese e quali sono i veri obiettivi di una
maggioranza di governo che ci illudevamo potesse, insieme all’opposizione, aprire una nuova stagione di riforme per il Paese.