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Fiorano: i ragazzi del servizio civile ”Una esperienza positiva”

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L’assessore alle politiche sociali Francesco Tosi ha incontrato cinque giovani che stanno svolgendo il servizio civile a Fiorano, per ascoltare e fare conoscere la loro esperienza, visto che fino al 7 luglio, è aperto il bando per le domande di ammissione al Servizio Civile Volontario nell’ambito del Progetto “Per una Comunità Solidale”.

Il progetto riguarda i servizi alla persona e prevede l’impiego di 8 volontari che come requisito debbono avere un’età fra i 18 e i 28 anni. La durata del Servizio Civile è fissata in 12 mesi, prevede un impegno settimanale di 30 ore e un trattamento economico di € 433,80 mensili.

Nel saluto iniziale l’assessore Tosi ha espresso l’apprezzamento per lo strumento del servizio civile perché ha una ricaduta positiva nella comunità e rappresenta un valore aggiunto, sempre più indispensabile, all’intervento professionale. Rappresenta una interessante esperienza personale che può avere ricadute positive anche nel proprio percorso di accesso lavoro. Il funzionario comunale Mario Ledda ha ricordato come sia stati otto i posti assegnati l’anno scorso e confermati anche nell’attuale bando. L’impegno è che il nuovo gruppo prenda servizio entro settembre per garantire la presenza all’inizio dell’attività scolastica. I cinque giovani del servizio civile, che avevano visto accolto la domanda lo scorso anno, hanno raccontato la loro esperienza.

Deborah Falbella, vent’anni, diplomata al liceo linguistico, ha scelto il servizio civile come esperienza personale, per crescere interiormente e per una maggiore indipendenza economica visto che frequenta l’università. Ha svolto servizio domiciliare agli anziani tenendo loro compagnia, accompagnandoli a fare passeggiate, la spesa. Il suo bilancio è positivo, anche se si è trattato di un anno impegnativo perché non aveva esperienza.

Francesca Sodano, 21 anni, un diploma di ragioneria, frequenta la facoltà di lingue e culture europee. E’ interessata alla pedagogia e psicologia infantile e pensa a un percorso professionale che le consenta di interagire con i bambini. Ha svolto il servizio civile come tutor di due bambine con disabilità. ” E’ stata una scoperta continua; mi sento di avere dato con tutto l’impegno ma di avere avuto almeno altrettanto”.

Luana Stabile, vent’anni e il diploma del liceo socio-psico-pedagogico che oggi si arricchisce con “Scienze del servizio sociale” all’università. Il servizio civile le ha consentito di vivere una realtà che non conosceva, l’assistenza agli anziani, ma che si è rivelata una esperienza gratificante perché “ti cercano”.

Mochela Orlandi, vent’anni e il diploma del liceo socio-psico-pdeagogico. Ha scelto il servizio civile per essere più indipendente dai genitori mentre frequenta l’università di scienze dell’educazione. In passato aveva già lavorato con i bambini mentre il servizio civile l’ha svolto nell’assistenza domiciliare anzi anziani: “Mi é piaciuto. Ci si mette in gioco. Molto utile”.
Domenico Calvano, ventun anni e un diploma da ragioniere, unisce la concretezza per cercare la propria indipendenza economica con la volontà di sperimentarsi in un settore difficile. Sta frequentando infatti l’Accademia del Canto a Modena. Il suo servizio civile lo ha svolto con i ragazzi. Poca esperienza all’inizio, ma un ottimo aiuto dagli insegnanti e un bilancio più che positivo e il riconoscimento di avere svolto un buon lavoro. Come tutti gli altri e come tutti gli altri una unica difficoltà: coniugare l’esperienza coinvolgente del servizio civile con lo studio e gli altri impegni. Ma per tutti loro ne è valsa la pena.