La squadra mobile di Reggio Emilia, che già da tempo tenevano d’occhio un gruppo di persone sospettandole di aver compiuto in passato alcune rapine, ha arrestato quattro uomini che avevano appena fatto saltare con il gas uno sportello bancomat della banca di San Geminiano e San Prospero, a Reggio Emilia.
Il quartetto è stato costantemente pedinato e monitorato dagli agenti che si occupano dei reati contro il patrimonio. Da intercettazioni, pedinamenti, rilevazioni satellitari ed altro, è emerso il progetto dei banditi: un esperto avrebbe ‘minato’ il bancomat con gas acetilene mentre un complice avrebbe oscurato le telecamere di controllo del bancomat con vernice spray.
Quando questa notte è scattata l’operazione, i poliziotti sono intervenuti e li hanno bloccati prima che potessero portar via il denaro.
Sono così finiti in carcere “l’artificiere”, Giorgio S., 31 anni, reggino, invalido su sedia a rotelle; il 20enne Giovanni M., anch’egli di origine calabrese, giunti entrambi a Reggio Emilia nei giorni scorsi; e i due basisti, entrambi pluripregiudicati palermitani ed ex collaboratori di giustizia, Ignazio G. di 51 anni, in regime di detenzione domiciliare, e Raimondo G., di 39 anni.
Ignazio G. e Raimondo G. sono ritenuti anche responsabili di tre rapine a mano armata compiute tra marzo e aprile ai danni di alcuni negozi di Reggio Emilia.
Nel corso delle perquisizioni seguite agli arresti sono stati sequestrati una pistola Beretta con matricola abrasa, 4 bombole di acetilene, attrezzi per lo scasso, parrucche.