Il Consiglio provinciale ha approvato, nella seduta di ieri pomeriggio, il Bilancio consuntivo 2007 dell’Ente. I voti a favore sono stati 25 (Pd, Sd,
Verdi, Pdci, Rc, Idv), quelli contrari 8 (An, FI, GdL).
“Nonostante i tagli di spesa e il calo delle entrate – ha detto l’assessore al Bilancio, Aleardo Benuzzi – stiamo mantenendo gli impegni assunti nei
confronti dei cittadini con il programma di mandato del 2004, e contiamo di portare a termine la maggior parte degli investimenti previsti, anche se sono state necessarie alcune scelte di priorità, alcune rinunce e
rimodulazioni”.
In particolare, la Provincia ha fatto slittare dal 2007 al 2008 l’attivazione di due importanti finanziamenti: quello per l’ampliamento dell’Itc “Mattei” di San Lazzaro (quasi 4 milioni di euro) e quello per il lotto B della “Trasversale di Pianura” (5,6 milioni di euro).
“A parte questo – ha spiegato l’assessore – possiamo dire che c’è la sostanziale conferma, anche dal punto di vista delle risorse messe a
disposizione, dei progetti relativi ai tre principali settori di intervento: edilizia scolastica, rete stradale e politiche ambientali”.
Andando ai numeri, nel 2007 il Consuntivo della Provincia registra entrate correnti per 129 milioni di euro (-41% rispetto a quattro anni fa) e una
riduzione delle spese correnti percentualmente ancora maggiore (-45%), pari a 114 milioni di euro. L’avanzo di amministrazione, invece, passa dai 4,7 milioni di euro del 2006 ai 5,2 del 2007.
Per quanto riguarda il personale, i dipendenti della Provincia (esclusi i collaboratori) erano 1.100 a fine 2007, dato pressoché stabile dal 2002
nonostante l’aumento delle competenze e delle relative attività a carico dell’ente. Stabile è rimasta negli ultimi 4 anni anche la spesa per il
personale, che è scesa da 40.961.000 milioni di euro nel 2006 ai 40.674.000 del 2007.
Negativa la valutazione dell’opposizione, che negli interventi dei consiglieri di An e Forza Italia ha sottolineato come punti critici del bilancio, in particolare, le mancate alienazioni, a partire da quella dell’ex Maternità di via D’Azeglio; il “disastro” delle società partecipate; le spese per il personale.