Nella nottata di martedì 17 a partire dalle ore 23.00, a seguito di copiosi temporali si sono verificate in alcuni caseggiati situati a ridosso del centro di Casalgrande e in alcune zone della frazione di Salvaterra gravi situazioni di disagio per diverse famiglie a causa della tracimazione e dell’esondazione del Rio Canaletto come, purtroppo, già avvenuto il 20 maggio scorso.
Già dalle prime segnalazioni il sindaco Andrea Rossi, gli assessori Fabrizio Abbati e Monica Maffei si sono attivati per coordinare i primi interventi di ripristino delle condizioni di abitabilità delle famiglie e di percorribilità delle strade interessate del fenomeno.
Tempestivo anche l’intervento dei funzionari dell’ufficio tecnico comunale, della protezione civile, dei vigili del fuoco, del Genio Civile e dei tecnici del Consorzio di bonifica Parmigiana Moglia Secchia che hanno monitorato la situazione nel corso di tutta la notte. A questi si sono aggiunti nella mattinata odierna gli operatori di diverse ditte private e la squadra operai del Comune al completo per le necessarie operazioni di sgombero dei materiali trascinati dalle acque e per la pulizia dei cortili privati e delle aree pubbliche.
A tutti loro il sindaco ha espresso il ringraziamento per il lavoro svolto e per la professionalità dimostrata.
Dalle prime valutazioni espresse dai tecnici è emersa la necessità di intensificare i controlli sui numerosi corsi d’acqua che attraversano il territorio di Casalgrande e, soprattutto, di mettere in campo azioni strutturali che possano finalmente scongiurare questi fenomeni che ormai con troppa frequenza creano disagio, danno e a volte pericolo ai cittadini. In particolare si sta valutando la possibilità di realizzare un by pass che travasi le acque del Canaletto in zone aperte in caso di piena e di trovare a monte luoghi idonei ad ospitare vasche di tracimazione.
Il sindaco Rossi, come già aveva fatto un mese, fa chiede quindi con determinazione a tutti gli enti interessati alla gestione delle acque di farsi carico di un problema ormai non più procrastinabile. Intanto l’amministrazione comunale chiederà alla Regione lo stato di crisi per potere accedere ai contributi previsti per il risarcimento delle famiglie colpite che già sabato prossimo incontreranno il sindaco per valutare in modo più approfondito l’entità dei danni.