Si è spento la notte scorsa il professor Giuseppe Scalera del Dipartimento di Scienze Biomedi-che dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Docente di Fisiologia Umana alla fa-coltà di Medicina e Chirurgia ha lasciato un vuoto profondo tra i colleghi.
Da tempo sofferente per una grave malattia era ricoverato già da giorni al Policlinico di Modena, dove la salma, meta di visite ininterrotte, è stata composta presso le Camere ardenti.
“La notizia della prematura scomparsa di questo caro collega – ha commentato il Rettore prof. Gian Carlo Pellacani – ci ha colti un po’ tutti di sorpresa. Da tempo soffriva, ma la sua forte tempra non lasciava certo presagire che se ne sarebbe andato tanto in fretta. Ai famigliari ed a quanti lo hanno conosciuto desidero far giungere il cordoglio mio personale e di tutto l’Ateneo”.
I funerali del docente avranno luogo giovedì 19 giugno alle ore 10.15 presso la cappella delle camere ardenti del Policlinico di Modena (Largo del Pozzo, 71).
Giuseppe Scalera
Nato a Ostuni (Brindisi) il 7 gennaio 1944. Laureato in Scienze Biologiche presso l’Università di Modena nel 1974 da subito è stato assunto dall’Ateneo come assistente incaricato supplente di Fisiologia umana. Raggiunta la specializzazione in Scienze dell’alimentazione, sempre a Mode-na, nel 1976, dall’anno successivo divenne assistente incaricato e successivamente assistente or-dinario di Scienze dell’alimentazione, dove ne continuò l’insegnamento fino al 1985. Nel 1986 fu chiamato dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo emiliano a ricoprire il ruolo di professore associato di Fisiologia Umana.
Nella sua carriera è stato visiting professor presso l’Istituto di Fisiologia Umana dell’Università di Siena nel 1994-1995, e in diversi periodi dal 1991 al 2000 presso il Department of Behavioral Science, Pennsylvania State University, Hershey, USA.
La sua attività di ricerca è stata rivolta principalmente allo studio del controllo nervoso ed ormo-nale dei meccanismi coinvolti nei processi chemocettivi centrali e periferici (gusto, olfatto) dei vertebrati (ratto, pesci) ed invertebrati (insetti), in rapporto all’omeostasi idrico-salina e all’apporto dei nutrienti, nonchè ai meccanismi centrali integrati di controllo dell’assunzione di nutrienti, liquidi e sodio, del condizionamento gustativo avversivo e dei processi di memoria ed apprendimento, studiati con tecniche elettrofisiologiche, istologiche e comportamentali.