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Reggio E.: Viale Umberto I, presentato il progetto preliminare di riqualificazio

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Restauro e riqualificazione funzionale; due riferimenti storici basilari, che hanno segnato lo spazio dal Medioevo all’epoca Neoclassica: l’acqua e la vocazione urbanistica al passeggio, simbolo di uno stile di vita e di socialità. Su questi ‘punti cardinali’ si orienta il progetto preliminare per l’asse stradale più importante della città storica dopo la via Emilia: corso Garibaldi-via Ariosto-viale Umberto I, con il sistema di piazze e larghi che lo caratterizza.

Sottoposto preliminarmente alla Sovrintendenza e approvato di recente dalla Giunta, il progetto preliminare è stato presentato oggi alla stampa a palazzo Rocca Saporiti dall’assessore alla Città storica Mimmo Spadoni, dal dirigente dell’Unità di progetto Città storica Massimo Magnani e dall’architetto Andrea Oliva, autore del progetto. Erano presenti anche i presidenti della quarta Circoscrizione, Paolo Rozzi e della quinta, Giordano Biancolini. Le Circoscrizioni, in collaborazione con l’assessorato e il Servizio alla Partecipazione del Comune, hanno preso parte e animato un percorso di partecipazione aperto alla cittadinanza, agli operatori commerciali e alle associazioni di categoria, che ha contribuito alla costruzione del preliminare e alla scelta come priorità dei primi due stralci di lavori, che verranno indicati dettagliatamente nei progetti definitivo ed esecutivo. Gli stralci corrispondono al tratto di via Ariosto compreso tra piazza Roversi e piazza 24 Maggio (l’antica piazza della Legna) e al tratto di viale Umberto I compreso tra via Mameli e via Asioli, per un investimento complessivo di circa 800mila euro.
I lavori individuati nelle linee generali dal preliminare richiedono un investimento stimato in circa nove milioni di euro e sono attuabili in un lasso di tempo pluriennale.

“Massima attenzione è riservata al tema dell’acqua, non tanto come segno evocativo, ma come presenza reale – ha detto l’assessore Spadoni – Questo percorso storico è per antonomasia una via tracciata dall’acqua: il Crostolo scorreva in via Ariosto e corso Garibaldi, fino a quando venne deviato; e la passeggiata estense, oggi viale Umberto I, che ora, come nel Sette e Ottocento, conduce al torrente, al suo parco e al complesso delle ville di Rivalta, in cui il tema dell’acqua ancora una volta domina”.

“La riqualificazione dell’asse storico piazza Gioberti-ponte di San Pellegrino – ha aggiunto Spadoni – rientra nella linea strategica dell’Amministrazione comunale che prevede l’estensione dell’effetto città oltre il perimetro delle mura antiche e più che mai in quartieri in cui la città si presenta, da più di mezzo secolo, come ‘compatta’, sedimentata e stabile. Il sistema di viale Umberto I è una delle principali innervature della città consolidata; la riqualificazione si propone di estendere ‘l’effetto città’ dal centro alla prima periferia, intervenendo sulla qualità dello spazio pubblico attraverso il rifacimento della pavimentazione, dell’illuminazione, dell’arredo urbano, la rivitalizzazione di funzioni storiche e la valorizzazione di nuove vocazioni; nonché la riorganizzazione della mobilità, sia pubblica sia privata, e dei sistemi di sosta”.

“Verranno rimosse – ha concluso l’assessore – quelle superfetazioni che si sono accumulate lungo il tracciato viario, frutto di interventi svolti con logiche diverse e fra loro in discontinuità; si restaureranno ed evidenzieranno le presenze storiche; saranno riordinati gli spazi e le loro funzioni. Oggi, ad esempio, non percepiamo il sistema di piazze e slarghi che si aprono lungo l’asse, eppure chi progettò le strade che compongono il percorso aveva dato grande enfasi a questo gioco di spazi, di aperture. La riqualificazione, il ritorno all’evidenza di questi spazi, come luoghi di incontro socialità e rilevanza architettonica, è uno degli obiettivi principali che ci poniamo con questo progetto”.

Sono 13 gli stralci di intervento ipotizzati dal preliminare – ha spiegato l’architetto Oliva – e sono volti al “restauro e alla messa a sistema degli spazi e delle loro peculiarità; risottolineando senza stravolgere nulla”. Il primo segmento indicato è il tratto via Emilia-piazza Gioberti, in cui è proposto uno specchio d’acqua, proprio dove scorreva il Crostolo, profondo circa tre centimetri e la creazione di una piazza realmente fruibile da pedoni e occupabile da dehor o attività commerciali. Il tratto di corso Garibaldi prospiciente la basilica della Ghiara e l’ex palazzo Ducale (prefettura), con il restringimento della sede per la viabilità di auto e bus, darà la possibilità di ospitare esposizioni all’aperto e iniziative commerciali. Per piazza Roversi (del Cristo) una nuova ‘tessitura’ del selciato, con l’introduzione di sedute e nuove alberature. In via Ariosto, ampliamento dei marciapiedi, ridisegno delle aiuole e introduzione di un arredo urbano coordinato, a cominciare dai ‘carter’ (box) delle edicole. La piazza 24 Maggio (già della Legna) sarà pedonalizzata e diverrà uno spazio fruibile per dehor; possibili anche nuove alberature. Sul lato opposto di via Ariosto, in largo degli Alpini, è prevista la realizzazione, in project financing, di un parcheggio sotterraneo che offrirà almeno il doppio dei posti oggi presenti in piazza 24 Maggio.
Quindi viale Umberto I, con la valorizzazione di presenze storiche, manufatti come le fontane e gli obelischi settecenteschi che indicavano la via per Rivalta; la valorizzazione del patrimonio arboreo monumentale; l’introduzione di materiali nobili a sostituzione dell’asfalto nelle zone pedonali, che saranno rese più evidenti, accessibili e sicure. In piazza Lepanto, all’intersezione con viale Magati e il Lungocrostolo, una rotatoria con una nuova citazione dell’acqua, che ‘a velo’ coprirà la superficie della rotatoria. Sarà riproposta nel giusto risalto la prospettiva del viale e la sua antica vocazione di luogo di intrattenimento, passeggio e giardino.

“La scelta dei primi due stralci di intervento – ha detto l’architetto Magnani – è stata indicata durante il percorso di partecipazione, che si è svolto coinvolgendo cittadini, associazioni di categoria come Confcommercio, Confesercenti e Cna, e Circoscrizioni in un lavoro lungo e condiviso, attento alle istanze progettuali, ai bisogni funzionali, agli aspetti sociali e tecnici. Stiamo parlando di interventi su un tessuto storico vincolato. Questo progetto preliminare è stato sottoposto alla Sovrintendenza, che sarà chiamata a esprimersi sui successivi progetti definitivo ed esecutivo”.