Le bandiere dei 108 Paesi partecipanti al Congresso mondiale del biologico sfileranno in Piazza Grande a Modena in occasione della cerimonia inaugurale, martedì 17 giugno, dalle 17,30, mentre sul palco si alterneranno alcuni tra i principali esponenti della cultura sostenibile: dallo scienziato etiope Tewolde Berhan Gebre Egziabher, vincitore del “Right Livelihood Award” (il Premio Nobel alternativo per la pace), al teorico della “decrescita conviviale”, il francese Serge Latouche;dall’ostetrica e scrittrice Robin Lim,che vive a Bali e dopo lo Tsunami ha realizzato interventi d’emergenza a Sumatra, all’agronomo e genetista Howard-Yana Shapiro, attivo in Brasile, Messico, Ghana e Vietnam; fino al fondatore di Slow Food Carlo Petrini, alla scienziata indiana Vandana Shiva e all’esperta di diritto del lavoro Alice Tepper Marlin, presidente della Social Accountability International, organizzazione che si occupa di sviluppo e standard internazionali.
La manifestazione, condotta dalla giornalista di Mtv Paola Maugeri, si aprirà con gli inni d’Italia e d’Europa eseguiti dalla Corale Rossini. Gli interventi del presidente della Provincia Emilio Sabattini, del sindaco di Modena Giorgio Pighi, del vice presidente della Regione Flavio Delbono e del presidente della Camera di commercio Alberto Mantovani introdurranno la relazione di Gerald Herrmann, presidente di Ifoam, la Federazione internazionale che riunisce i movimenti per l’agricoltura biologica e che organizza il suo 16° Congresso, tre anni dopo quello di Adelaide in Australia, insieme alla Provincia di Modena e ad Aiab Emilia Romagna (Associazione italiana per l’agricoltura biologica), con il sostegno del ministero delle Politiche agricole, del ministero dell’Ambiente e della Regione Emilia Romagna.
Il Congresso si svolge dal 18 al 20 giugno con oltre 1500 partecipanti impegnati ad approfondire in decine di seminari i quattro principi dell’agricoltura biologica: la salute, l’ecologia, l’equità solidale e la cura. Informazioni: Modena bio 2008.
La cerimonia inaugurale – che prevede anche gli interventi dell’assessore provinciale ad Agricoltura e alimentazione Graziano Poggioli, della presidente di Aiab Emilia Romagna Fabia Montalbani, e del presidente Isofar Ulrich Köpche – sarà caratterizzata da alcuni momenti di spettacolo con il mimo Matteo Cifariello della Compagnia dei Precari che propone “Mmmh…”, sul rapporto di amore e odio dell’uomo con il cibo, e Silvio Panini di Koinè che presenta un monologo sull’uso della chimica in agricoltura (“Dove gli angeli esitano ovvero Pacato appello di Justus von Liebig ai dottori biologici filotransgenici”). Conclude, intorno alle 20, il coro folk San Lazzaro con una rassegna di brani tratti dalla tradizione popolare.
In caso di maltempo la cerimonia si svolge al Palabio allestito al parco Novisad con la sala per le riunioni plenarie, l’esposizione dei poster scientifici (circa 700 quelli valutati dagli esperti internazionali), i punti di registrazione e informazione, la sala stampa e l’area espositiva con gli stand di sponsor e partner tra cui la Regione Lombardia, la Regione Toscana, le Province di Trento e di Parma, i Comuni di Modena e Carpi, Unicredit Banca, Novamont, Grolink, Banca popolare dell’Emilia Romagna, le Fondazioni Cassa di risparmio di Modena, di Carpi, di Mirandola.
Martedì 17 giugno, inoltre, continuano i lavori delle tre pre-conferenze tematiche dedicate ai nuovi settori bio: le fibre naturali e il tessile biologico (a Carpi, dalle 8,30, Auditorium San Rocco e Palazzo dei Pio), la frutta bio (a Vignola, dalle 8, sala dei Contrari e Sala dei Grassoni nella Rocca) e la viticoltura (a Castelvetro, dalle 9, nel castello di Levizzano).
Al congresso del biologico l’acqua protagonista
Anche l’acqua, quella del rubinetto, buona e controllata quotidianamente, sarà protagonista del Congresso del Biologico senza dover ricorrere a migliaia di bottiglie di minerale: se ne risparmierà un equivalente di 20 mila litri non gravando sull’ambiente con i relativi vuoti a perdere. In collaborazione con Hera, infatti, verrà promosso questa forma di consumo anche attraverso l’installazione di apposite apparecchiature che erogano l’acqua del rubinetto, refrigerata, liscia o gassata, senza alterarne in alcun modo le proprietà.
I punti di approvvigionamento di acqua potabile sono indicati su una pratica mappa del centro storico, appositamente realizzata in inglese e in italiano per i partecipanti al Congresso e per i visitatori. La mappa riporta anche i punti predisposti per la raccolta differenziata. Dal 20 giugno, infatti, in occasione del Festival mercato “EcoBioEquo”, saranno posizionati in centro storico centinaia di contenitori per la raccolta di carta, plastica e lattine, vetro e organico organizzati in stazioni ecologiche di base.
L’acqua del rubinetto verrà servita anche alla cena di gala in eleganti caraffe di vetro oppure in bicchieri biodegradabili ai punti di ristorazione. L’utilizzo di questi dispositivi, che Hera sta già introducendo nelle mense e negli ambienti di lavoro del gruppo grazie a un progetto interno di promozione dell’utilizzo dell’acqua di rubinetto.
Sei erogatori saranno collocati all’interno della sede del Congresso: il “Palabio”, a Parco Novi Sad; uno, invece, sarà in piazza della Pomposa, nei pressi del punto informativo che Hera allestirà nel fine settimana, durante il Festival mercato “EcoBioEquo”.
L’impegno a promuovere il consumo di acqua del rubinetto nasce dalla considerazione che l’utilizzo di acqua minerale è in forte crescita nel mondo e l’Italia, con i suoi 183,6 litri all’anno, si trova al primo posto per consumo pro capite.
Oltre ai maggiori impatti ambientali (il trasporto dell’acqua in bottiglia su lunghe distanze comporta forti consumi di combustibili fossili), il consumo di acqua minerale implica una spesa consistente: con un consumo medio di mille litri all’anno per una famiglia di tre persone si arriva a circa 250 euro. La spesa per la stessa quantità di acqua proveniente dall’acquedotto e controllata cento volte al giorno è, invece, di circa un euro all’anno.