Per l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia è il D-Day. Martedì 17 giugno il corpo accademico dovrà scegliere il successore del prof. Gian Carlo Pellacani.
La competizione nel corso della campagna elettorale si è ristretta attorno a 5 nomi: Angelo Oreste Andrisano, Fausto Fantini, Sergio Paba, Maurizio Ponz De Leon e Aldo Tomasi. Si vota dalle 9.00 alle 19.00 e sono attesi 852 elettori aventi diritto. Per la proclamazione di un vincitore necessario in questa prima consultazione il quorum della maggioranza assoluta dei votanti.
Giorno della verità per gli aspiranti alla successione del prof. Gian Carlo Pellacani alla guida dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Si svolge infatti martedì 17 giugno la prima votazione per la scelta del nuovo Rettore dell’Ateneo emiliano.
Dopo una campagna elettorale, che di fatto si è avviata tre mesi fa, seguita al primo annuncio di candidatura, la corsa alla successione si è andata affollando di docenti che hanno dato la propria disponibilità ad assumere il prestigioso incarico. Eliminata con l’ultima riforma dello Statuto d’Ateneo la norma che obbligava alla raccolta di sottoscrizione di firme per le proposte di candidatura, agli effetti pratici ora tutti i 284 professori ordinari in ruolo sono potenzialmente candidati, anche se non hanno comunicato la propria disponibilità. La competizione, tuttavia, pare definitivamente ristretta attorno a 5 nomi, Angelo Oreste Andrisano, Fausto Fantini, Sergio Paba, Maurizio Ponz De Leon e Aldo Tomasi, che nel corso di queste settimane hanno manifestato e ufficializzato ai colleghi e al corpo elettorale la decisione di proporsi per assumere l’incarico che si renderà vacante dal prossimo 1° novembre, dopo la conclusione del terzo mandato assunto dal prof. Gian Carlo Pellacani, il quale ha già richiesto di essere collocato in pensione.
Martedì 17 giugno si conoscerà il verdetto e la consistenza delle simpatie che ciascuno sarà riuscito a catalizzare durante la campagna elettorale che il decano prof. Ferdinando Taddei ha aperto il 5 maggio scorso con la pubblicazione del Decreto “Bando per la convocazione del corpo elettorale per l’elezione del Rettore per il triennio accademico 2008/2009, 2009/2010, 2010/2011”, che ha fissato definitivamente i termini, le modalità e le date per la consultazione.
Complessivamente gli elettori aventi diritto sono 852, comprendendo tutti i professori ordinari, tutti i professori associati, la cospicua rappresentanza dei ricercatori che fanno parte dei rispettivi Consigli di Facoltà e del Consiglio di Amministrazione, i 22 studenti componenti il Consiglio degli Studenti ed i 31 rappresentanti del personale tecnico-amministrativo facenti parte del Consiglio del personale tecnico-amministrativo.
Il seggio elettorale sarà unico e avrà sede a Modena in via Università 4, presso l’Aula III – piano terra, dove martedì sono attesi i 702 elettori che afferiscono alla sede di Modena. A Reggio Emilia sarà, comunque, costituta una delegazione presso l’Aula Magna “Pietro Manodori” del Complesso universitario ex Caserma Zucchi in viale Allegri 9, dove si dovranno recare i 150 elettori di questa sede.
Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 9.00 alle ore 19.00 e lo scrutinio sarà immediato, anche se – senz’altro – si comincerà lo spoglio con qualche ritardo perché si potrà iniziare solo dopo l’arrivo e la deposizione nell’unica urna delle schede che dovranno giungere da Reggio Emilia.
Se nessuno dei candidati raggiungerà la richiesta maggioranza assoluta dei votanti (da calcolarsi conteggiando anche bianche e nulle n.d.r.) si procederà con una seconda votazione, una settimana dopo, ovvero martedì 24 giugno. Se anche in questa data non si potesse giungere alla proclamazione del nuovo Rettore, gli aventi diritto saranno di nuovo convocati nella giornata di giovedì 3 luglio.
In ogni caso, in base al Regolamento non si potrà andare oltre martedì 8 luglio, in quanto nella eventuale quarta votazione il meccanismo elettorale prevede il ballottaggio ristretto ai due candidati che nell’ultima votazione avranno conseguito il maggior numero di voti. Per la validità di ogni singola consultazione sarà necessaria la partecipazione di almeno un terzo degli aventi diritto.