Una giornata di felice connubio tra storia e natura, alla ricerca delle tracce del tempo con un’escursione in giornata alla portata di tutti. È quanto organizza il Parco del Frignano per domani, domenica 15 giugno.
Dai 1456 metri dei prati di San Geminiano ci si inoltra nella Selva Romanesca, un luogo denso di racconti e di leggende. Proprio qui sorgeva un’ospitale per il ricovero e l’assistenza ai viandanti che transitavano lungo la via Bibulca.
Dell’antico “hospitalem Sancti Geminiani situm in Silva Romanesca” oggi non rimane nulla, mentre è del 1632 l’oratorio a fianco della fontana di San Geminiano, alla quale è legata una leggenda sul santo. Si tramanda infatti che Geminiano, prescelto dal popolo e dal clero per succedere al vescovo appena morto, si rifugiò qui, non sentendosi all’altezza del compito. Una volta convinto da San Pellegrino a tornare, si accomiatò dalla fonte esprimendo il desiderio di portarla nel suo paese natale. Qui inizia la leggenda, perché pare che la vena d’acqua lo seguì portando con sé alcune foglie di faggio.
La Selva Romanesca è anche chiamata Silva Arimannorum, ed un tempo era molto più estesa. Basti pensare che si estendeva dal torrente Dragone all’Alpesigola, e dal rio Perticara al Monte Spicchio, fino al Rio Fontanacce.
La narrazione affonda le sue radici nell’etimologia. Il termine deriva infatti dagli arimanni, uomini liberi al servizio del re o del duca longobardo in qualità di soldati. Da qui le arimannie, veri e proprio contingenti di pronto intervento che venivano dislocati in zone a rischio di scorribande. Dalla fine del sesto secolo dopo Cristo, quando il nostro Appennino divenne oggetti di contesa tra longobardi e bizantini, furono parecchie le arimannie che si stabilirono qui.
Al termine dell’escursione all’Abetina Reale, ci sarà la possibilità di pranzare presso il rifugio, al prezzo di 20 euro per gli adulti e 15 per i bambini.
Il ritrovo è fissato alle ore 9 nel parcheggio dei prati di San Geminiano, di fianco alla chiesa. La quota di partecipazione è di 8 euro per gli adulti, mentre i bambini fino ai 14 anni accompagnati dai genitori non pagano.
La prenotazione è obbligatoria, ed è fattibile fino alla sera precedente contattando Claudia Lunardi dell’Associazione Eco, al numero di telefono 348.5162061, e-mail. L’organizzazione prevede un minimo di 5 partecipanti per poter effettuare l’escursione.