C’è chi ha più bisogno di noi, soprattutto mamme e bambini dei paesi in via di sviluppo. C’è anche chi, unendo forze, competenze e mezzi, un aiuto concreto riesce a darlo. In questo caso si tratta di una mano tesa verso Ghana, Benin e Guatemala, paesi che, grazie all’Associazione Internazionale per la Medicina Umanitaria IAHM, sezione di Carpi, riceveranno in dono tre ambulanze ancora efficienti fornite dall’Azienda USL di Modena.
Il 14 giugno a Carpi, presso il Club Giardino alle ore 21, si terrà un incontro dedicato alla Nascita e alla Medicina senza confini. Alla serata – che sarà anche l’occasione per festeggiare questa donazione – saranno presenti diverse autorità: il Direttore generale IAHM Internazionale Prof. Michele Masellis, il Direttore dell’Ufficio Emergenze del Ministero degli Affari Esteri, il Consigliere d’Ambasciata Mainardo Benardelli, l’Ambasciatore del Guatemala in Italia Francisco Eduardo Bonifaz Rodriguez, l’Ambasciatore del Ghana in Italia Charles Agyei – Amoama, ed il Console Onorario del Benin Maria Luisa Badinotti. Saranno presenti per l’Azienda Usl, il Direttore sanitario Kyriakoula Petropulacos, e il direttore generale Giuseppe Caroli.
Nel corso della serata verrà presentata l’esperienza maturata in Africa, in Ghana e Benin e saranno illustrate le necessità di mamme e bambini che vivono in quei territori. E’ da questi viaggi, infatti, che si è sviluppato un progetto di assistenza dedicato alle donne e ai loro figli che prevede la ristrutturazione di diversi “Centri della Salute” – avamposti per le emergenze sanitarie, dotati di pronto soccorso, sala maternità e parto – e la formazione sul campo del personale sanitario. A tutto ciò si aggiunge la possibilità di trasferire i pazienti – affetti da patologie non curabili in questi paesi in via di sviluppo – in luoghi dove poter dar loro le cure più adeguate.
“Abbiamo programmato degli aiuti umanitari nell’ambito del sostegno alla maternità e per prestare maggiore attenzione alla salute della donna e del bambino – spiega il Prof. Giuseppe Masellis, direttore della sezione IAHM della Regione Emilia Romagna. Una società che non investe sulla nascita è destinata ad un futuro incerto. E’ necessario – prosegue Masellis – riaffermare che la maternità è un bene comune da tutelare e che la nascita rappresenta un momento che ancora oggi richiede studio e diffusione di informazioni. E’ indispensabile supportare la nascita con la ricerca, ma il più delle volte quello che conta è l’aiuto diretto, l’assistenza vera e propria.”
Questo progetto ha coinvolto oltre a IAHM, diverse associazioni: Africa libera, Ingegneri senza Frontiere, Associazione Ghanesi in Italia. L’iniziativa è stata inoltre supportata dai due club di servizio del Rotary della Provincia: il Club di Modena Muratori e il Club di Castelfranco, Bazzano, Vignola.
L’International Association for Humanitarian Medicine (IAHM) è un’organizzazione non governativa e no-profit fondata nel 1984 presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità e riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri Italiano e nel 2006 dall’ONU come ONG in Special Consultative Status with Economic and Social Council. Si occupa principalmente di curare persone malate provenienti dal Terzo Mondo che necessitano di interventi altamente specialistici non possibili nei loro paesi d’origine.
A giugno 2007 è stata costituita presso l’Ospedale Ramazzini di Carpi alla presenza del Presidente IAHM, Prof. S.W.A. Gunn e del direttore generale IAHM, Prof. Michele Masellis. La sezione dell’Associazione in Emilia Romagna è diretta dal Prof. Giuseppe Masellis, direttore del Dipartimento provinciale di Ostetricia/Ginecologia-Salute Donna dell’Azienda USL di Modena.