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Modena: congresso Ifoam del biologico: 1500 partecipanti

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A pochi giorni dall’apertura dei lavori del 16° Congresso Ifoam che, dal 16 al 20 giugno, farà di Modena la capitale mondiale del biologico, sono 1.129 i congressisti che si sono iscritti garantendo la partecipazione. Si tratta di scienziati, di tecnici, di rappresentanti dei movimenti biologici, agricoltori e produttori provenienti da circa 80 paesi ai quali si aggiungono quasi 400 accreditati.

I partecipanti al congresso, quindi, saranno oltre 1500, più di 900 dei quali stranieri provenienti un po’ da tutti i continenti. Organizzato da Ifoam (la Federazione internazionale che riunisce i movimenti per l’agricoltura biologica di 108 Paesi) e da ModenaBio2008, un consorzio creato dalla Provincia di Modena e da Aiab (Associazione italiana per l’agricoltura biologica) dell’Emilia-Romagna, l’appuntamento richiamerà infatti a Modena i protagonisti internazionali dell’agricoltura biologica, dell’economia e della cultura sostenibile.
«Forse Modena, che offre in questa occasione una vetrina mondiale alle proprie produzione di qualità, non ha mai ospitato un avvenimento di così forte richiamo internazionale» commenta il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini ricordando anche la partecipazione dei maggiori rappresentanti della cultura sostenibile mondiale, come il presidente di Ifoam Gerald Hermann, la scienziata Vandana Shiva, il sociologo Wolfgang Sachs, l’antropologo ed economista Serge Latouche, il presidente internazionale di Slow Food Carlo Petrini, il climatologo danese Jorgen E. Olesen (tra gli autori del rapporto Ipcc dell’Onu, premiato con Nobel per la pace 2007 insieme ad Al Gore), il rappresentante della Fao Alexander Muller.
E’ l’Italia a guidare la classifica degli iscritti (185), seguita da Germania (148), Stati Uniti (71) e Danimarca (70). Il 61 per cento dei partecipanti al Congresso Ifoam, il più importante nell’ambito dell’agricoltura biologica, proviene da paesi europei: Svizzera (56), Gran Bretagna (46), Olanda (41), Svezia (37), Francia (34) e Norvegia (21). Significative anche le rappresentanze di Spagna e Austria (16), Portogallo e Polonia (12), Turchia (9), Romania (6) e Grecia (5). Il 15 per cento dei congressisti arriva invece dall’Asia, dove la parte del leone la fanno Corea (33), Giappone (26) e India (19). Ma c’è anche chi arriva dall’Oceania, dall’Africa e dal Sud America a portare testimonianza di progetti ed esperienze concrete.
Le quote di partecipazione degli iscritti ammontano, per ora, a circa mezzo milione di euro, quasi un terzo del costo complessivo della manifestazione. Altrettanto è stimato come indotto per il territorio dalla presenza dei congressisti: sono già state prenotati, per esempio, oltre mille posti letto per un equivalente di 3.300 notti, con una media di 4,3 notti a persona. «Si tratta quindi anche di una grande opportunità economica per il territorio – aggiunge il presidente Sabattini – oltre che una significativa occasione di confronto tecnico e scientifico sulle prospettive dell’agricoltura, a partire dai nostri prodotti di punta certificati Dop, Doc e Igp».
Le tre giornate di studio centrali – dal 18 al 20 giugno, precedute dall’inaugurazione di martedì 17 in piazza Grande (ore 17,30) – saranno dedicate ad approfondire i quattro principi dell’agricoltura biologica: la salute, l’ecologia, l’equità solidale e la cura. «I temi vanno dalle produzioni vegetali alla zootecnia, dalle politiche di sviluppo alle energie rinnovabili, dai diritti umani e la giustizia sociale fino alla cooperazione internazionale» spiega Graziano Poggioli, assessore provinciale ad Agricoltura e alimentazione indicando anche gli approfondimenti su «gestione e uso dei fertilizzanti, metodologie di coltivazione organica, biodiversità, sicurezza e qualità dei prodotti biologici, politiche agrarie internazionali e il peso dell’agricoltura nei Paesi in via di sviluppo con un approccio interdisciplinare, teso da una parte a valorizzare le esperienze locali e regionali, e dall’altra a promuovere l’innovazione in tutti i campi della produzione biologica e la cooperazione tra i differenti attori».
Oltre alle presentazioni dei “paper” scientifici – ne sono arrivati circa 700, tutti valutati da esperti internazionali – saranno organizzati laboratori e visite guidate ai poli di eccellenza dell’agricoltura biologica modenese e dell’Emilia-Romagna.

Coltivare il futuro
Coltivare il futuro” è il titolo scelto per la 16° edizione del Congresso per sottolineare il ruolo che l’agricoltura biologica può svolgere nel garantire alle generazioni future la sicurezza alimentare, un ambiente sano ed equità sociale. Esso rappresenta un ulteriore passo avanti nell’obiettivo di Ifoam di riunire e coordinare i movimenti biologici del mondo, e un’opportunità straordinaria per riflettere su temi come i cambiamenti climatici, lo sviluppo sostenibile, la salute e l’ecologia. Dal 18 al 20 giugno, ricercatori, tecnici, agricoltori e produttori si riuniranno per fare il punto e tracciare le linee guida del movimento biologico internazionale. A ispirare il lavoro dei congressisti saranno le prolusioni dei principali protagonisti della cultura sostenibile mondiale che, a partire dalle preconferenze tematiche in programma lunedì 16 e martedì 17, interverranno nelle sessioni plenarie.
Le conferenze si svolgeranno in 15 sedi nel solo comune di Modena, altre quattro in provincia. Sede principale sarà il Parco Novi Sad dove all’interno di una grande tenso struttura saranno allestiti la sala plenaria, l’esposizione dei poster, i punti di registrazione e informazione, la sala stampa riservata ai circa cento giornalisti accreditati (una trentina quelli stranieri), e l’area espositiva con gli stand delle aziende sponsor e partner.
Dal 18 al 20 giugno saranno illustrate oltre 400 presentazioni orali e 350 poster, che rappresentano i più recenti risultati di ricerca scientifica del biologico, del settore alimentare e non. Nelle sessioni parallele i temi affrontati saranno argomenti come biodiversità, educazione alimentare, giustizia sociale, politiche di supporto all’agricoltura biologica, mercati, sicurezza alimentare, donne e cooperazione allo sviluppo.

Le preconferenze
Lunedì 16 e martedì 17 giugno, il Congresso mondiale Ifoam sarà preceduto da tre conferenze tematiche che si svolgeranno a Castelvetro, Vignola e Carpi. Organizzate per approfondire alcuni settori strategici del mondo bio e facilitare lo scambio di esperienze tra ricercatori, tecnici e produttori, le conferenze affronteranno temi specifici: viticoltura, orticoltura e coltivazione delle fibre biologiche. Due giornate di convegni in cui complessivamente sono previsti 116 interventi di tecnici, scienziati e produttori provenienti da tutto il mondo e l’esposizione di 29 poster scientifici, presentazioni statiche di progetti di ricerca realizzati da enti pubblici e privati, ricercatori, agricoltori e aziende.
Viticultura – Già presente nelle nove precedenti edizioni del Congresso Ifoam e diventata un punto di riferimento per il settore, la Conferenza sulla viticoltura e sul vino biologico organizzata da Aiab (Associazione italiana per l’agricoltura biologica) sarà ospitata al castello di Levizzano nelle colline di Castelvetro. Varietà di vitigni, gestione del terreno, viticoltura biodinamica, tecniche e strategie per la protezione delle piante, regole per la vinificazione, marketing e comunicazione, sono solo alcuni degli argomenti che verranno trattati nel corso degli appuntamenti in calendario. Nell’ambito della conferenza sarà illustrato il progetto europeo “Orwine” (Organic viticulture and wine-making), che vede coinvolte nell’attività di sperimentazione due aziende vitivinicole della provincia di Modena.
Frutta – Negli stessi giorni Vignola, capitale mondiale nella produzione di ciliegie, sarà sede della Conferenza sulla frutta biologica dal titolo “Sostenibilità attraverso l’orticoltura integrata e biologica”, coordinata da Ishs, International Society for Horticultural Science. Dalle coltivazioni mediterranee a quelle tropicali e subtropicali, la conferenza si concentrerà sui diversi passaggi della catena di produzione, inclusi la raccolta, la qualità, il confezionamento, il mercato e le ricadute sociali.
Tessile – Sede storica di uno dei più importanti distretti dell’industria internazionale dell’abbigliamento, Carpi si vestirà di verde per accogliere la Conferenza sul tessile e le fibre biologiche coordinata da Icea, Istituto per la certificazione etica e ambientale. Grazie alla partecipazione di alcuni protagonisti della moda internazionale e dell’industria tessile biologica, a Carpi si parlerà delle prospettive di sviluppo e dei fattori critici che riguardano la produzione agricola e la trasformazione industriale delle fibre naturali.
Ad accompagnare la riflessione di ricercatori e tecnici, sarà uno spettacolo di danza aperto al pubblico, in programma lunedì 16 giugno nella rinascimentale piazza Martiri. Aterballetto, la principale compagnia di danza contemporanea italiana, metterà in scena due delle più acclamate coreografie create dal suo direttore artistico e coreografo, Mauro Bigonzetti: “Cantata” e “Absolutely Free”. Non sono solo due grandi espressioni artistiche, ma anche un inno all’armonia fra l’uomo e la natura. Un’unione che per l’occasione è sottolineata dai costumi di scena, creati appositamente in fibre naturali provenienti da agricoltura biologica e in corso di realizzazione da parte di alcune imprese locali.

Il programma di ‘E’ Bio’
Danza, teatro, musica, degustazioni, letture, mostre d’arte e laboratori per ragazzi sono solo alcune delle decine di appuntamenti di “E’ Bio”, il progetto di sensibilizzazione su stili di vita sani e sostenibili promosso dal Consorzio ModenaBio2008. Un percorso alla scoperta del biologico e del benessere intrapreso in vista del 16° Congresso mondiale Ifoam e destinato a tracciare un calendario di attività che proseguiranno anche oltre l’evento.
Nei mesi che hanno preceduto l’inizio del Congresso sono state realizzate iniziative sportive, corsi di formazione per cuochi e albergatori bio, attività di educazione alimentare, eventi musicali, esposizioni d’arte, rassegne cinematografiche e cene bio. Decine di appuntamenti con un solo obiettivo: informare l’opinione pubblica sui temi della salute, dell’alimentazione, dell’ambiente e del consumo sostenibile.
Le iniziative di “E’ Bio” proseguiranno durante il Congresso e oltre con decine di appuntamenti, in città e in provincia (programma completo: www.modenabio2008.org). Dalla Cerimonia di apertura di Ifoam 2008 (Piazza Grande, martedì 17 giugno ore 17,30) al Festival Mercato “EcoBioEquo” e “Tipico e Tradizionale”, in programma nelle piazze del centro storico dal 20 al 22 giugno, il calendario appuntamenti è densissimo. Dal mattino alla sera per una intera settimana, Modena sarà per tutti la capitale mondiale del biologico e del vivere sano e sostenibile. Tra gli appuntamenti anche i concerti della Via Lattea (il 16 giugno al Caseificio Hombre), la mostra PaneBlu degli studenti dell’istituto d’Arte Venturi alla chiesa di San Paolo, educazione alimentare, laboratori del gusto per i ragazzi, le esibizioni di Aterballetto e del teatro della Koinè, degustazioni al Castello di Levizzano e a Vignola, cene bio in ristoranti e agriturismi. Le iniziative aperte al pubblico culmineranno sabato 21 giugno nella Festa della Musica, che indagherà attraverso le note del jazz, del rock, del pop e del folk, il rapporto tra melodia musicale e benessere.