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Industria: Reggio e Modena insieme per essere più competitive

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Il territorio a cavallo delle due province di Modena e Reggio Emilia, costituito dai Comuni modenesi dell’Unione delle Terre d’argine (Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera) e dai Comuni reggiani di Correggio, Campagnola Emilia, Fabbrico, Novellara, Reggiolo, Rio Saliceto, Rolo e San Martino in Rio, è un’area contraddistinta dalla forte specializzazione produttiva in tre settori manifatturieri: il tessile-abbigliamento, la produzione di scale in legno e metallo e il meccano-plastico.


Tutti e tre i settori sono stati riconosciuti dalla Regione Emilia Romagna (con delibera di Giunta n. 1411/2007) tra le 22 specializzazioni manifatturiere trainanti l’economia regionale, sulla base del loro peso occupazionale e dell’indice di specializzazione rispetto all’economia nazionale, e dunque settori su cui si concentreranno gli interventi di sviluppo della Regione.
Si tratta infatti di sistemi produttivi dalle dimensioni significative, dal forte impatto occupazionale, attualmente soggetti a profonde trasformazioni socio economiche generate dai processi di globalizzazione, liberalizzazione dei mercati e diffusione delle nuove tecnologie. In particolare, il distretto della moda, secondo i dati dell’ultimo Osservatorio del settore tessile-abbigliamento nel distretto di Carpi, conta 1.160 imprese, 7.300 addetti, per un fatturato complessivo di 1,3 miliardi di euro. Seppur soggetto a un ridimensionamento nel numero di imprese e occupati, negli ultimi anni il settore ha visto l’emergere di un gruppo dinamico di imprese che hanno registrato crescite significative del valore della produzione, grazie a investimenti in promozione, marchi commerciali e innovazione, e hanno concorso a invertire il trend negativo del fatturato prodotto dal distretto. Il comparto degli scalifici, concentrato nei comuni di Novi di Modena, Fabbrico, Reggiolo e Rolo, e stimato complessivamente in 77 imprese per un numero di circa 750 addetti, è una nicchia produttiva fortemente legata alle lavorazioni meccaniche e del legno e caratterizzata, al pari del distretto della moda, da produzioni in piccole serie, altamente differenziate e ad alto o medio-alto valore aggiunto. Infine l’area di Correggio, Rio Saliceto, San Martino in Rio e Campagnola Emilia (anche con significative presenze nell’area di Carpi) è specializzata nel comparto meccano-plastico di cui fanno parte circa 100 aziende con 1.300 addetti operanti nello stampaggio di materie polimeriche e una decina che producono il 75% degli smonta-gomme di tutto il mondo, con un fatturato di 600 milioni e circa 1.400 addetti. Questi sistemi produttivi, pur mantenendo vantaggi competitivi rilevanti grazie al know how, alla specializzazione, al grado di qualità dei prodotti, devono necessariamente attrezzarsi ad affrontare le sfide che un’economia globale impone loro sul piano della ricerca e innovazione, della formazione professionale, della promozione e apertura a nuovi mercati, dotandosi in ognuno di questi ambiti di strumenti operativi e modalità comuni di azione.

La Provincia di Modena, la Provincia di Reggio Emilia e i Comuni dell’area hanno condiviso la necessità di attivare un percorso di governance territoriale di valenza strategica e sovracomunale che individui, in un Piano per la competitività del distretto moda, del comparto scale e del comparto meccano plastico, strategie d’azioni e obiettivi prioritari, declinati in progetti e interventi concreti con il coinvolgimento dei portatori di interesse pubblici e privati. Si tratta di individuare alcune azioni prioritarie per la competitività rispetto alle quali i diversi attori sociali ed economici potranno orientare nei prossimi anni i propri interventi: mettendo a disposizione risorse proprie, adattando i propri strumenti di programmazione e favorendo l’accesso a programmi di finanziamento regionali, nazionali e comunitari. La ri-definizione in corso delle linee programmatiche e di finanziamento per lo sviluppo economico su scala regionale e nazionale (ad esempio l’apertura della nuova fase di programmazione dei fondi strutturali comunitari e le nuove politiche regionali a sostegno della ricerca e innovazione) offre infatti opportunità importanti per attivare progetti complessi di sviluppo a carattere territoriale come quelli che le istituzioni modenesi e reggiane intendono cogliere.

Con la sottoscrizione questa mattina a Carpi di un Protocollo d’intesa le istituzioni locali hanno così deciso di dare avvio al percorso di definizione del Piano, dotandosi di una metodologia d’azione fondata su tre principi fondamentali: l’assunzione da parte dei Comuni interessati di un forte ruolo di promozione degli interventi di sviluppo, la ricerca di sinergie con la programmazione provinciale e regionale e la necessaria concertazione tra istituzioni, forze economiche e sociali, enti di ricerca, di innovazione e di formazione per la definizione e realizzazione degli interventi operativi del Piano.
Un Tavolo di indirizzo politico, coordinato dai Comuni di Carpi e Correggio, a cui siederanno le istituzioni firmatarie del Protocollo, dovrà condividere un quadro socio economico del territorio, coerente con le analisi e studi di area vasta, oltre ad individuare e condividere ambiti strategici prioritari e obiettivi di sviluppo del Piano. L’analisi di dettaglio necessaria all’individuazione delle azioni prioritarie da inserire nel Piano, insieme a una valutazione degli aspetti tecnici, finanziari e di fattibilità, sarà invece effettuata a livello di Laboratori di analisi e progettazione, incentrati sulle tre specializzazioni produttive presenti nell’area, a cui saranno chiamati a partecipare in primo luogo le associazioni di categoria, gli imprenditori, esponenti del mondo istituzionale, associativo e accademico, referenti dei centri di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico e dei centri di formazione professionale. Gli ambiti di attività che interesseranno trasversalmente questi Laboratori e su cui si concentrerà l’azione degli stessi verteranno su Ricerca e Innovazione (il tema Design industriale ad esempio), Formazione professionale, Apertura a nuovi mercati/Promozione, Tutela del made in Italy.
“Con la firma del Protocollo d’intesa – afferma Palma Costi, Assessore agli Interventi Economici e Innovazione della Provincia di Modena – intendiamo raggiungere un obiettivo molto ambizioso, che è quello di definire a livello interprovinciale, per aree produttive omogenee, un quadro programmatico comune e condiviso di progetti e azioni di sviluppo dotati di effettiva incisività e capaci di canalizzare e integrare più risorse e fonti finanziarie. Il tutto attivando un percorso governato a livello locale, concertato con le forze economiche e gli attori del territorio, che si concluderà entro la primavera del 2009 e sul quale abbiamo già investito risorse e competenze”.

Anche la Provincia di Reggio, attraverso la firma del documento da parte del Vice Presidente Pierluigi Saccardi, intende sostenere questa proposta di coordinamento proveniente dai Comuni della provincia e da quelli limitrofi, collocando e riconducendo tali progetti all’interno delle strategie provinciali definite nel PTCP di imminente adozione e nell’ambito della programmazione in atto a livello regionale, basata sull’individuazione condivisa delle vocazioni rispondenti ai principali settori di futuro sviluppo e di innovazione strategica del territorio provinciale (Tecnopolo e Polo Formativo relativo alla meccatronica).

“L’accordo tra questi due territori e tra le due province nasce da un concreto confronto tra realtà omogenee, abbiamo operato convinti delle grandi sinergie del nostro sistema produttivo con quello dell’area reggiana. L’obiettivo è rafforzare la competitività dei nostri settori prevalenti, consapevoli – dice l’Assessore alle Politiche economiche del Comune di Carpi Alberto Allegretti – che l’area vasta che ne viene coinvolta è dimensione ottimale per determinate politiche industriali mirate al sostegno e allo sviluppo dell’innovazione. Ci auguriamo che la regione ed i ministeri competenti possano valorizzare la nostra scelta”.

“La firma di questo Protocollo di intesa – commenta invece Paolo Pozzi, Assessore alla Attività Produttive del Comune di Correggio – rappresenta il primo punto di arrivo del lavoro di raccordo e confronto tra le aree di Carpi e Correggio iniziato e portata avanti da tempo. Di particolare importanza è il ruolo e il sostegno che le due province assegnano a questo Protocollo a conferma dell’importanza che riveste un territorio (Carpi-Correggio) che rappresenta una zona di interconnessione tra le realtà economiche delle due province, individuato anche nel PTR Regionale come di particolare importanza. Questo Protocollo arriva pertanto in tempo utile per permettere al territorio di inserirsi nel più generale dibattito, in corso a livello regionale e provinciale, sui temi dello sviluppo economico e tecnologico. Altro aspetto da rimarcare è l’adesione dei comuni di Reggiolo e Novellara al protocollo che aggiunge una valenza territoriale ancora più significativa all’iniziativa”.