Durante le festività sarà difficoltoso osservare il passaggio della cometa di Natale, chiamata C/2004 Q2 Machholz (dal nome dell’astrofilo californiano che l’ha scoperta il 27 agosto scorso), a causa della Luna piena.
Quella ormai nota come la ”cometa di Natale” (anche se sarebbe più appropriato soprannominarla ”la cometa dell’ Epifania” in quanto sarà più visibile intorno al 6 gennaio) è un corpo celeste evanescente, formato essenzialmente da un involucro di gas derivato dallo scioglimento del ghiaccio di cui è composto il nucleo.
La cometa sta transitando nella costellazione Eridano, a destra della costellazione di Orione, ed è facilmente osservabile ad occhio nudo. Con un piccolo binocolo lo spettacolo è assicurato perchè la chioma della cometa è larga e luminosa. Si tratta di un corpo celeste con luminosità diffusa: non appare una sorgente di luce puntiforme come nel caso delle stelle, ma piuttosto una sorta di ‘nuvoletta’ che diventa più evidente quando lo sfondo del cielo è scuro. E’ quindi necessario osservare il passaggio lontano dalle luci cittadine, in luoghi esenti da inquinamento luminoso.
Attualmente la cometa si sta muovendo molto velocemente verso Nord-Ovest e negli ultimi giorni dell’anno farà il suo ingresso nella costellazione del Toro, mentre tra il 6 e l’8 gennaio attraverserà l’ammasso stellare delle Pleiadi.
Non ci saranno altre occasioni per rivedere questa cometa: la Machholz impiegherà ben 60 mila anni per completare l’orbita intorno al Sole e far ritorno nei nostri cieli.