Con ogni probabilità è stato causato da un cortocircuito l’incendio che è divampato nella serata di ieri nella chiesetta di Montecenere sull’Appennino modenese.
Le fiamme si sono scatenate verso le 20.30 nel coro laterale della chiesa, e hanno trovato facile esca anche in una notevole quantità di candele e cera che era stato depositato dietro l’altare in vista delle festività natalizie.
I vigili del fuoco di Pavullo, intervenuti con tre mezzi, hanno impiegato qualche ora per aver ragione delle fiamme, che hanno parzialmente distrutto l’area del presbiterio, ma non hanno devastato l’intera chiesa. Non appena è scattato l’allarme, infatti, l’intero paese si è prodigato per dare una mano, sia per portare all’esterno i banchi della chiesa, sia per mettere in salvo gli arredi sacri. Uno dei primi ad accorrere è stato il diacono che abita a fianco della chiesa, e fa le funzioni di sacrestano: la sua abitazione non è stata intaccata dal fuoco, anche se l’uomo ha dovuto trascorrere la notte a casa di conoscenti.
La chiesa è stata dichiarata parzialmente inagibile. Tuttavia già questa mattina numerosi parrocchiani erano all’opera per ripulire la chiesa e cercare di riaprirla, almeno in parte, domani sera, in tempo per celebrarvi la Messa di Natale.