Picchi di inquinamento ancora molto alti in tutta l’Emilia-Romagna, ma con una tendenza complessiva alla diminuzione. Per la prima volta infatti nel 2004 è stato rispettato il valore medio annuale fissato dalle direttive comunitarie, pari a 41,6 microgrammi di Pm 10 per metro cubo di aria, mentre i superamenti del dato medio giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo, sono stati, facendo una media tra tutte le province, 75: oltre il doppio di quelli previsti a livello europeo (35), ma meno dei 95 verificatesi nel 2003.
Nel 2005 il valore medio annuale da rispettare sarà di 40 microgrammi per metro cubo, mentre rimarrà invariato il tetto massimo di 35 superamenti per 50 microgrammi ammessi giornalmente. E’ quanto emerge da una prima analisi dei dati forniti dalle centraline Arpa presenti su tutto il territorio regionale e diffusi attraverso il sito Liberiamolaria nell’ambito del terzo Accordo di programma sulla qualità dell’aria promosso dalla Regione per combattere lo smog cittadino e al quale aderiscono le Province e i Comuni con più di 50 mila abitanti (escluso Parma). In particolare quest’anno sono 39 i Comuni che hanno aderito all’accordo, di cui 22 in forma integrale e 17 parzialmente.
Una valutazione più complessiva e dettagliata sull’efficacia delle misure previste dall’Accordo verrà fatta alla fine del mese di marzo quando terminerà l’applicazione delle targhe alterne. Oltre a queste l’accordo prevede però anche un pacchetto di interventi strutturali con investimenti per 94 milioni di euro nel triennio 2003-2005 e che sono già in corso di realizzazione in tutto il territorio regionale. Si va dal rinnovo del parco autobus e del materiale rotabile ferroviario, al potenziamento della mobilità ciclistica, a misure specifiche per la mobilità commerciale. Quello 2004-2005 è il terzo e ultimo Accordo stipulato tra le Amministrazioni locali emiliano-romagnole per combattere smog e polveri sottili. Con il prossimo anno infatti entreranno in vigore i Piani di risanamento provinciali cui spetterà il compito di fissare le nuove regole della mobilità urbana sostenibile.
“La lotta all’inquinamento urbano è e deve restare un impegno prioritario per tutti noi – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Guido Tampieri – con il 2005 si aprirà una fase di lavoro nuova non più basata su accordi volontari e sulla buona volontà delle singole amministrazioni , ma su precisi strumenti di pianificazione. Una fase che vedrà in primo piano l’impegno delle Province in stretta sinergia con i Comuni. Sarà importante non disperdere le nuove opportunità e lavorare insieme per fare sistema e massimizzare al massimo i risultati, pur nella inevitabile ristrettezza di risorse economiche”.
Dopo la pausa natalizia iniziata il 7 dicembre, le targhe alterne riprenderanno il 10 gennaio. Con una novità rispetto alla prima fase di applicazione. Scatteranno infatti ulteriori limitazioni per fasce orarie, espressamente rivolte ai mezzi più inquinanti. I veicoli immatricolati prima del 01/01/1993 e le moto a due tempi pre Euro a partire dal 10 gennaio saranno infatti sottoposte a un più ampio divieto di circolazione dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 19,30 nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì anche se provvisti di bollino blu e fermo restando il blocco totale previsto per questi mezzi il giovedì. Fino al 10 gennaio il divieto di circolazione era dalle 8,30 alle 10,30 e dalle 17,30 alle 19,30.