Quello che sta per arrivare sarà un Natale assai più dolce rispetto a quello passato. Almeno per quanto riguarda i dolci preparati dai pasticceri artigiani. In questo caso a fare la parte del leone sarà il cioccolato, il quale, secondo alcune stime elaborate dalla Confartigianato, dovrebbe far registrare un aumento del 10% rispetto alle vendite incassate lo scorso anno dalle 600 botteghe specializzate nell’arte della lavorazione del ‘cibo degli dei’, attestandosi intorno ai 55 milioni di euro.
Andamento stabile, invece, per panettoni, pandoro e specialità tipiche regionali, le cui vendite al termine delle feste natalizie dovrebbero raggiungere i 160 milioni di euro, in linea quindi con quanto fatto registrare a Natale 2003. Ma non basta: una delle novità che certamente faranno piacere agli amanti della spesa modica è rappresentata dai prezzi. Infatti, informa la rilevazione della Confartigianato, le 25 mila pasticcerie artigiane italiane – che rappresentano da sole il 77% del totale delle aziende del settore dolciario, forti, tra l’altro di oltre 40 mila addetti – venderanno i loro prodotti in linea con quanto fatto nel 2003, prevedendo, al chilogrammo, tra i 14 e i 18 euro per panettoni e pandoro, tra i 10 e i 13 per il torrone, e dai 20 ai 30 euro per il cioccolato.
Più nello specifico, a Natale i consumi di panettone e pandoro artigianali saranno pari a 115 mila quintali, per un valore di circa 120 milioni di euro; le specialità tipiche regionali, invece, sfioreranno i 45 mila quintali, per un giro d’affari superiore ai 40 milioni di euro.
Per molti versi, comunque, segnala ancora la Confartigianato, la produzione artigianale di dolci al cioccolato continua a rappresentare un fiore all’occhiello nel novero dei prodotti tipici regionali. E ciò viene dimostrato sia dal giro d’affari annuo – 350 milioni di euro – che dall’accelerazione dei consumi registrati da 10 anni a questa parte, con un aumento medio dei consumi da 2 a 4 kg pro capite. Il cioccolato puro e tradizionale, cioè – viene sottolineato – ”quello della tradizione artigianale”, è realizzato esclusivamente con: pasta di cacao (composta soltanto da burro di cacao e cacao in polvere), zucchero, latte in polvere, aromatizzanti naturali. Una ricetta, viene spiegato, ”che la Confartigianato intende tutelare dalle imitazioni, e, per questo, ha richiesto all’Unione Europea il riconoscimento del marchio di Specialità Tradizionale Garantita ‘Antico Cioccolato Artigianale'”.
Come è noto è decisamente ricca la produzione italiana di prodotti tipici legati al Natale. La Confartigianato conta che siano almeno 260 le specialità diffuse nelle varie aree dello Stivale.
Volendo stilare una graduatoria delle regioni più ‘dolci’ d’Italia, toccherebbe al Piemonte occupare il gradino più alto del podio, grazie alle sue 24 specialità tradizionali in cui la nocciola è l’immancabile ingrediente. A seguire, con 21 ricette, la Sicilia, patria della mandorla e terra d’origine del cioccolato; infine, terzo posto ex aequo per Emilia Romagna, Puglia e Sardegna, forti di una scelta più che ampia.