Propone un genere teatrale inedito, che si nutre di riflessioni ad alta voce, filmati, balletti, sketch, dialoghi, invettive e altro ancora, ‘Cyrano, se vi pare…‘, lo spettacolo che Massimo Fini porta sul palcoscenico del Teatro Storchi questa sera alle ore 21.
Scrittore, giornalista e opinionista politico per diverse testate, Fini ha scoperto il piacere della scena, della tournée e dell’incontro con il pubblico in uno spazio – il teatro – ancora libero dalle pressioni che gravano sul piccolo schermo. Il progetto dello spettacolo è nato, infatti, da una censura televisiva. Fini e il regista Eduardo Fiorillo avevano curato un format, dal titolo Cyrano, che doveva andare in onda tutti i martedì notte su Raidue, a partire dall’ottobre 2003. Proprio alla vigilia della messa in onda, un veto politico aveva bloccato tutto. Da questo stop televisivo nasce l’idea di fare un spettacolo sul Fini-pensiero, che vede in scena, oltre al giornalista, altri sette attori, tra cui Francesca Riveda, anche coautrice dello spettacolo.
Uno dei principali meriti di Fini è quello di aver provocato una discussione quanto mai attuale: è giusto che l’Occidente esporti la sua cultura e i suoi modelli di valore in tutto il mondo? Nei suoi ultimi saggi, Sudditi. Manifesto contro la democrazia e Il vizio oscuro dell’Occidente, Fini contesta la legittimità di questa pretesa e, per farlo, elabora un manifesto dell’antimodernità, in cui formula un potente j’accuse contro l’Occidente, dove l’uomo diventa un minuscolo ingranaggio di un sistema in cui tutto è ridotto al mercato e al profitto. L’uomo moderno “produce, consuma e crepa”.
In un’ora e mezza di spettacolo, Fini affronta uno dopo l’altro i temi dell’identità, della modernità, della vecchiaia e della finta democrazia, invitando il pubblico a dire la propria o a fare domande, anche provocatorie.
Info e prenotazioni: 059.206993 o 059.2136021.