Gli infortuni sul lavoro continuano a
calare anche se ancora troppo lentamente: nel 2004 – secondo le
previsioni dell’Inail elaborate sulla base dei dati aggiornati
al 22 novembre – gli incidenti complessivi dovrebbero essere
937.160, con un calo dell’1,6% rispetto al 2003, mentre i casi
mortali dovrebbero aggirarsi intorno a quota 1.390, con un calo
del 2% rispetto ai 1.418 segnalati nel 2003.
I dati sono stati presentati ieri in una conferenza stampa
con l’intento di fare chiarezza sulla sicurezza sul lavoro in
Italia dopo le polemiche aperte nelle ultime settimane secondo
le quali nel nostro Paese si concentrerebbe un quarto di tutti
gli incidenti mortali europei. Secondo l’Inail, infatti, per
quanto il prezzo pagato in Italia sul fronte degli incidenti sul
lavoro sia ancora “troppo alto”, il dato è in linea con
l’Europa (3,1 morti ogni 100.000 occupati in Italia come
nell’area Euro, secondo le ultime tabelle Eurostat riferite al
2001).
Il costo sociale degli infortuni sul lavoro è stato
calcolato in 28 miliardi di euro nel 2003 (di cui 5,5 miliardi
di prestazioni erogate ai lavoratori che hanno subito incidenti)
mentre le giornate perse a causa di infortuni l’anno scorso sono
state oltre 17,7 milioni. A fronte di quasi un milione di incidenti
sul lavoro e circa 1.400 morti bianche (di cui oltre 300 in
itinere), ci sono infatti oltre quattro milioni di infortuni in
casa e circa ottomila morti l’anno per incidenti avvenuti tra le
mura domestiche.
L’Inail sottolinea che il calo degli infortuni che dovrebbe
registrarsi nel 2004 è il terzo consecutivo dopo il boom
registrato nel 2001 (allora gli incidenti furono oltre un
milione e i casi mortali 1.531). Il settore più a rischio di
incidenti mortali resta quello delle costruzioni (nel 2003 ci
furono 105.338 incidenti e 331 morti), con una sostanziale
stabilità di infortuni rispetto all’anno scorso (anche se a
fronte di un aumento dell’occupazione di circa il 3,5%, secondo
i dati Istat).
Se si considerano le previsioni per tutti i settori, il calo
degli infortuni più rilevante si dovrebbe registrare al Centro
(183.439 incidenti con un -2,3%), seguito dal Nord Ovest
(267.737 incidenti con un -1,9%) e dal Sud (122.535, -1,6%). Nel
Nord Est gli infortuni quest’anno dovrebbero essere 313.407
(-1,2%), mentre nelle Isole ci si attende un aumento degli
incidenti sul lavoro complessivi (50.042, +0,8%).