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Studenti ed insegnanti si incontrano on line

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Quindici giorni di sospensione agli studenti responsabili dell’allagamento del Parini vi sembrano tanti? Agli studenti modenesi che partecipano al sondaggio in corso sul portale del progetto Ted, invece, sono una sanzione leggera. La maggior parte di loro, infatti, avrebbe scelto il pagamento dei danni o addirittura l’espulsione.

Il sondaggio sul Parini, al quale per ora hanno risposto solo una sessantina di ragazzi, è solo uno degli esempi dell’attività che si svolge sul portale Progetto Ted dove ci si scambiano anche informazioni e opinioni, si partecipa ai forum (uno degli ultimi è sull’utilità delle assemblee di classe) e studenti e insegnanti possono proporre le proprie riflessioni con articoli e con il “diario di bordo”. Tra i più letti e apprezzati quelli dedicati ai “ragazzi invisibili” o agli “ombelichi al vento”, mentre il sondaggio più votato è quello sull’attuale esame di stato: le risposte sono state oltre cento e quasi un terzo l’hanno giudicato inutile.

Il progetto Ted, che significa tecnologie educative distribuite e al quale aderiscono tutti gli istituti superiori modenesi, è stato presentato nei giorni scorsi al convegno “Schol@, Scholae” dedicato proprio al confronto tra insegnanti e operatori della scuola su “insegnare, apprendere, costruire comunità on-line”.

“Attualmente sono quasi 250 i navigatori abituali del sito, ma contiamo di arrivare a mille entro la fine dell’anno scolastico” ha annunciato l’assessore provinciale all’Istruzione Silvia Facchini confermando l’impegno per ampliare le dotazioni informatiche nelle scuole in modo da consentire l’applicazione delle nuove tecnologie alla didattica. “Già oggi, comunque, abbiamo aule didattiche in tutti gli istituti – ha ricordato l’assessore Facchini – e nell’ambito del Piano telematico prevediamo il cablaggio con fibre ottiche di tutte le scuole della provincia”.

Il progetto Ted rappresenta “una vera e propria comunità di apprendimento, un autentico strumento di dialogo tra insegnanti e studenti – spiega l’assessore Facchini – ma per sviluppare questo tipo di iniziative non bastano i computer e i portali, è necessario anche continuare la riflessione, la ricerca e la condivisione su queste esperienze che qualificano la nostra scuola”.