Sono arrivati in questi giorni i fondi regionali per finanziare i progetti, presentati nei mesi scorsi dai Comuni, sulla base delle graduatorie stabilite dalla Provincia di Modena. Si tratta complessivamente di oltre tre milioni di euro che saranno utilizzati oltre la metà per costruire i tre nuovi impianti, con un investimento complessivo di quasi tre milioni e 500 mila euro.
“Finalmente colmiamo un ritardo della montagna – afferma Alberto Caldana, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena – su un problema decisivo per la tutela dei corsi d’acqua e dell’ambiente in generale”.
Oltre ai tre nuovi depuratori, con il piano della Provincia saranno finanziati altri interventi di tutela della acque soprattutto in Appennino: ai Comuni di Serramazzoni e Montese andranno complessivamente mezzo milione di euro per potenziare gli impianti di depurazione collegandoli a nuove aree urbane non ancora servite.
I rimanenti fondi sono destinati al Comune di Castelnuovo per collegare Solignano al depuratore cittadino e ai Comuni di Castelvetro e Savignano per adeguare i loro impianti.
Secondi i dati forniti dall’ufficio Risorse della Provincia, nel modenese circa l’87 per cento dei residenti utilizza scarichi che vengono depurati.
Complessivamente sono presenti sul territorio modenese 500 scarichi di reti fognarie pubbliche, i depuratori sono 82; una parte degli scarichi 289 sono trattati con una fossa di sedimentazione, mentre i restanti 129 scarichi non vengono depurati. Si tratta soprattutto di scarichi nelle piccole frazioni di montagna per i quali la Provincia sta intervenendo con specifici finanziamenti per garantire una rete di depurazione più capillare ed efficiente.