I consumi non decollano e l’aumento dei prezzi impone sacrifici. Ma gli italiani non rinunciano ai sogni. Lotto, Enalotto, biglietti della lotteria, Totocalcio e Bingo, ma anche scommesse ippiche e videopoker. La ‘febbre del gioco’ ha toccato un picco nel 2004. In un solo anno per acquistare biglietti, compilare schedine e puntare su numeri e cavalli gli italiani hanno speso il 38% in più rispetto all’anno precedente.
Il 2004 è stato l’anno del boom per i giochi. E a certificarlo sono stati i Monopoli di Stato che oggi anno organizzato la propria convention annuale. Il trend è crescente. Dopo alcuni anni di aumento moderato (dai 14,3 miliardi del 2000, ai 16,6 del 2003) gli italiani hanno quest’ anno tentato molto di più la sorte, mettendo sul banco ben 23,1 miliardi di euro. E’ un valore pari al 2% dell’ intera ricchezza prodotta in un anno dall’ Italia, ed è quasi quattro volte il valore del taglio delle tasse programmato ora dal governo.
A conti fatti l’Italia ha scalato velocemente la classifica dei paesi più giocatori. Già nel 2003 il Belpaese era al sesto posto davanti alla California e al Nevada. Ora punta diritto alla medaglia di bronzo, il terzo posto dovrebbe essere conquistato alla fine del 2004. L’Italia è dietro a Giappone e Regno Unito, ma ha già superato il Costa Rica, considerato il vero regno del gioco.
La fortuna non sembra comunque essere stata avara con gli italiani. I Monopoli di Stato prevedono 14-15 miliardi di vincite pagate a fine anno. L’incertezza è dovuta ancora al numero 53, il super-ritardatoario atteso sulla ruota di Venezia oramai da tante settimane. La sua uscita corrisponderebbe a circa 1 miliardo (qualcuno dice anche 1,4 miliardi) di vincite pagate dal banco del Lotto.
(Fonte:Ansa)