In provincia di Modena aumentano i casi di tumore, ma allo stesso tempo diminuisce la mortalità e
aumentano la sopravvivenza degli ammalati e la curabilità di molte patologie. E’ quanto emerge dai dati 2002 del Registro tumori, presentato questa mattina dal direttore prof. Massimo Federico e dai dirigenti dell’Azienda Usl.
Nel 2002 sono stati diagnosticati a Modena e provincia 4138 nuovi casi di tumore, 2335 negli uomini e 1803 nelle donne. L’età media alla diagnosi è stata di 67,2 anni. Nello stesso
sono deceduti per tumore 1159 uomini e 811 donne. In particolare, aumentano i casi di tumore alla prostata negli uomini e alla tiroide per le donne, “non perché ci si ammali di più – è stato sottolineato – ma soprattutto per il ricorso
più frequente a tecniche di diagnosi precoce”.
I medici sottolineano la sempre maggiore curabilità di patologie come i tumori alla mammella e alla prostata: nel periodo 1997 – 2002 la sopravvivemza è stata vicina al 90%, confermando l’efficacia di interventi rivolti alla prevenzione. Su indicazione della Regione, sarà presto attivo un programma di screening anche nei
confronti dei tumori dell’ultimo tratto intestinale (colon e retto).
I medici sottolineano pure che la prevenzione andrebbe “aiutata” anche da diversi stili di vita delle persone: “Se da un lato una certa riduzione dell’abitudine al fumo sta facendo diminuire i tumori collegati, come quello del polmone,
dall’altro l’incremento di certi tipi di neoplasia fa pensare che altri fattori, come l’alimentazione, o fattori ambientali, potrebbero probabilmente essere meglio controllati”.