Dopo quasi tre mesi di indagini, la Guardia di Finanza di Bologna ha portato a compimento un maxi-sequestro di videopoker – circa 200 – in tutta l’Emilia Romagna e in altre regioni del Nord-Est. Le indagini erano partite in estate con il sequestro ad un imprenditore veneto di alcuni videogiochi apparentemente innocui e autorizzati, ma in realtà si trattava di vere e proprie macchine per il gioco d’azzardo.
Sono partiti a quel punto gli accertamenti in diverse regioni del Nord Est, a partire dall’Emilia Romagna, con capillari verifiche nei locali pubblici che risultavano aver preso a noleggio dall’uomo le diaboliche macchinette, che spesso sono all’origine di dissesti finanziari di singoli e famiglie.
Il noleggiatore dei videopoker illegali è stato denunciato per favoreggiamento del gioco d’azzardo e immissione sul mercato di apparecchi da intrattenimento e divertimento non conformi alle leggi vigenti.