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Italiani in salute: meno degenze in ospedale

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Tre italiani su quattro giudicano complessivamente ‘buono’ il proprio stato di salute; ma con l’aumentare dell’età emergono differenze di genere con uno svantaggio per le donne.

Tra i malanni cronici più diffusi vi sono l’artrosi e l’artrite (18,9%), l’ipertensione (12,5%) e le malattie allergiche (8,5%); quanto agli stili di vita si fuma un pò di più, il pranzo a casa rimane il pasto principale mentre il fast food fa fatica a diffondersi; al primo posto tra le cause di morte ci sono le malattie cardiovascolari, poi i tumori e le malattie respiratorie.

Ospedali e ricoveri: a tutelare la salute degli italiani nel 2002 ci sono 1.378 istituti di cura tra pubblici (755) e privati (623); tale numero conferma la diminuzione avvenuta negli ultimi anni (erano 1.489 nel 1998). In Italia ci sono 4,4 posti letto ogni mille abitanti (5,5 nel 1998), per un totale di 253.852. Diminuiscono le degenze, quasi 300 mila in meno rispetto al 2001, e le giornate di degenza, pari nel 2002 a poco più di 69 milioni (erano quasi 85 milioni nel 1998). La degenza media rimane però invariata a 7,6 giornate. Le più frequenti cause di morte restano le malattie circolatorie (413,2 decessi ogni 100 mila abitanti), seguite dai tumori (288,6 decessi per 100 mila abitanti).

Assistenza a domicilio: nel periodo 1997-2002 sono aumentate le Asl che si sono dotate del servizio di assistenza domiciliare integrata (dal 68,7% in media nel 1997 all’86,8% nel 2002); il numero di ambulatori è passato da 16,2 ogni 100 mila abitanti a 24,7; anche il numero di strutture territoriali che erogano prestazioni diverse da quelle ambulatoriali e di laboratorio (consultori materno-infantili, servizi di assistenza ai disabili fisici e psichici ecc.) è aumentato di oltre il 20%, passando da 7 ogni 100 mila abitanti a 8,5.

Farmaci: nel 2003 rimane stabile il consumo di farmaci, che riguarda il 34,9% della popolazione. Tale consumo interessa più le donne che gli uomini (il 39,6% contro il 29,9%).

Fumo: aumenta leggermente la percentuale dei fumatori (il 23,9% della popolazione di 14 anni e più). A fumare di più sono gli uomini (31,0%), mentre le donne sembrano più prudenti (17,4%).

Alimentazione: per quanto riguarda gli stili alimentari, nel 2003 il pranzo costituisce ancora il pasto principale per il 70,6 % di popolazione di 3 anni e più, ed è molto spesso consumato a casa (75,6%). Si consolida inoltre lþabitudine di fare una colazione ‘adeguata’ (non solo limitata al caffè o al tè, ma che include alimenti più sostanziosi), che interessa il 77,5% della popolazione. Tale comportamento è più diffuso al Centro (81,6%) e al Nord (79,6%), mentre è meno consolidato al Sud (72,8%).

(Fonte: Annuario statistico 2004-Istat)