A 21 mesi
sarà il più “piccolo grande viaggiatore al mondo”, tanto da
entrare nel Guinness dei primati. Il 29 novembre Giorgio
Barbieri, classe 2003, sbarcherà in
Antartide, dopo aver già visitato alla sua tenera età Europa,
Asia, Africa, Oceania e le due Americhe. Nessuno come lui,
spiega il padre Giò, 57 anni, a sua volta già inserito nel
“Book of Records” di Londra, per numero di paesi visitati,
228, alcuni fino a 70 volte.
Una storia bizzarra quella dell’esploratore in fasce,
raccontata nei giorni scorsi dal programma ‘Verissimo’ di Canale
5, che a fine mese diventerà realtà, permettendo di scalzare
come “youngest person to travel to each continent” la fresca
detentrice, una bimba americana di due anni e 10 mesi, che
proprio poche settimane fa aveva cancellato dalla lista una
sudafricana di tre anni e 10 mesi. Il record è destinato forse
a durare a lungo, visto che è difficile in appena 21 mesi, l’età di Giorgio Barbieri che è nato a Modena il 31 gennaio
2003, appoggiare i piedini sui suoli di sette piattaforme
continentali.
Il record che sta per conquistare è frutto della
determinazione del padre Giò, disegnatore con un passato alla
Playcomics per la realizzazione delle Sturmtruppen, pilota di
aerei da turismo e fotoreporter di guerra in Vietnam e
Medioriente per l’Europeo. Nell’82 il suo ingresso nel mitico
book, cui voleva dare spazio anche ai tre figli (con Giorgio,
Clelia e Fabio di 9 e 7 anni) come i più giovani viaggiatori
che avevano visitato tutti i paesi d’Europa,Georgia, Azerbaijan,
Armenia e Cipro compresi. Proposta rifiutata, mentre è stato
accolto il progetto per quello del più giovane viaggiatore del
mondo.
Trovato un sponsor, i coniugi Barbieri e il piccolo Giorgio
il 23 novembre partiranno da Bologna, atterrando per una sosta
in Florida, per Buenos Aires, e in questo modo saranno state
visitate le due Americhe. Il 25 novembre volo per Ushuaia, il 27
imbarco sulla nave russa Grigoriy Mikheev e dopo tre giorni di
navigazione sul canale di Drake l’arrivo il 29 all’isola di Re
Giorgio, in Antartide. Il 30 volo per Punta Arenas, nella
Patagonia cilena, per cominciare il rientro a Bologna, il 6
dicembre.
Poi il meritato riposo per il piccolo ‘guinnes-boy’, che ha
in famiglia un nonno musicista che suonò con Johnny Ray e
lavorò per Charles Chaplin; una zia, Rossana, che fu cantante
del Daniel Sentacruz Ensemble e collaboratrice di Keith Emerson
e Dario Argento; e un cugino che è assistente artistico a
Hollywood di Bruce Willis. Ma nel Guinness ci finisce lui.