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Consigliere di parità: da lunedì i seminari

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Per gli enti locali rappresentano un obbligo, previsto dalla normativa sulle pari opportunità, ma anche un’occasione per promuovere e rafforzare al proprio interno la conoscenza e la diffusione della cultura di genere, anche sviluppando modelli organizzativi che tendano a promuovere un’effettiva parità tra uomini e donne. Si tratta dei Piani triennali di azioni positive per progettare i quali da lunedì 8 novembre parte un ciclo di seminari promosso dalle Consigliere di Parità della Provincia di Modena e organizzato dal Centro documentazione donna.

“L’obiettivo primario è quello di rimuovere le discriminazioni affinché in tutte le pubbliche amministrazioni ci sia una parità effettivamente riconosciuta” sottolinea Mirella Guicciardi che, insieme Isa Ferraguti, è Consigliera di Parità e lunedì, alle 8.30, aprirà il ciclo di seminari intervenendo dopo la presentazione da parte dell’assessore al Lavoro Fabrizio Righi e della presidente del Centro documentazione donna Caterina Liotti.

Gli incontri, destinati in particolare a dirigenti e funzionari pubblici, si svolgono nella sede dell’assessorato al Lavoro della Provincia, in via delle Costellazioni 180 a Modena. Per iscrizioni e informazioni: ufficio delle Consigliere di Parità, tel. 059 209055, e-mail.

Il ciclo di incontri continua lunedì 22 novembre, con l’intervento di Stefania Scarponi, docente di Diritto del Lavoro all’Università di Trento; lunedì 29 novembre con la presentazione delle linee guida per la costruzione del Piano di azioni positive (interviene l’esperta Vittorina Maestroni) e con la testimonianza dell’assessore provinciale alle Pari opportunità Morena Diazzi sulla definizione di un Bilancio di genere.

Gli ultimi due appuntamenti sono in programma lunedì 6 dicembre e lunedì 13 dicembre e saranno dedicati agli iter burocratici da seguire per la costruzione di un comitato Pari opportunità (Cristina Cavani, direttrice del Centro documentazione donna) e all’esperienza della Provincia nella definizione di un Piano di azioni positive (la dirigente Liviana Messori), ma anche ad attività di laboratorio e alla verifica del lavoro svolto.