I risultati dell’indagine congiunturale rapida condotta dall’Ufficio Studi dell’Associazione Industriali di Reggio Emilia rivelano per i consuntivi del terzo trimestre 2004 una ripresa, se pur lenta, della produzione mentre, sul versante delle previsioni a breve, confermano le attese di miglioramento dell’attività economica espresse nelle rilevazioni precedenti.
Le indicazioni fornite dal panel di aziende intervistate evidenziano un recupero dei volumi produttivi sia nel loro complesso che per la quota di produzione destinata all’estero. L’indicatore congiunturale della produzione (che confronta i consuntivi del trimestre in esame con quelli del trimestre precedente) registra una maggioranza di risposte di segno positivo.
Per quanto riguarda la produzione totale, per il 42% delle imprese è aumenta, per il 39% è rimasta invariata e nel rimanente 19% è diminuita. I giudizi sullo stato corrente della produzione sono positivi anche in relazione alla consueta domanda sul grado di utilizzo degli impianti, il cui valore passa dal 76,8 della precedente indagine all’attuale 79,3%. A conferma di una graduale ripresa dell’economia vi è il miglioramento dei giudizi sugli ordini, che mostrano un trend positivo. A fine ottobre la dinamica della domanda complessiva ha registrato un incremento rispetto al trimestre precedente, accompagnato da una concreta crescita della domanda estera che dovrebbe protrarsi anche per i prossimi mesi. Nel terzo trimestre 2004, gli ordini sono risultati in aumento nel 40% delle imprese, nel 37% sono rimasti stabili, mentre il 23% del campione ha registrato una contrazione.
Per quanto riguarda le esportazioni, si evidenzia un incremento della produzione destinata all’estero. La quota di produzione esportata ha mostrato una dinamica positiva: il 41% delle imprese del campione ha dichiarato di avere aumentato il volume dell’export, un altro 44% evidenzia una stabilità degli ordini rispetto al secondo semestre, mentre il rimanente 15% ha denuncia una flessione.
A livello di previsioni di investimento (nei 12 mesi successivi) il 36% delle imprese dichiara di voler procedere all’ampliamento degli impianti, mentre il 39% intende apportare modifiche per sostituzione delle linee produttive.