Negli ultimi dieci anni in Emilia Romagna sono diminuiti i furti in appartamento, di oltre un terzo, quelli di auto e anche gli scippi, ma sono quasi raddoppiate le rapine (+80%), soprattutto a banche e uffici postali (+102%), e i borseggi (+89). Quello fra il 2002 e il 2003 è stato un anno horribilis per le truffe (+ 382%), che si sono concentrate soprattutto nelle province di Reggio Emilia e Modena.
Sono alcuni dei dati che emergono dal 10/o Rapporto annuale sulle “Politiche e i problemi della sicurezza in Emilia-Romagna” presentato in Regione.
Fra il 2000 e il 2002 circa 18 persone su 100 hanno subito almeno uno scippo, un borseggio, una rapina, un’aggressione e/o una minaccia. Sono le donne le vittime principali dei reati che avvengono per strada e più in generale chi passa fuori casa buona parte della giornata. A differenza di quanto molti sono portati a pensare, non sono quindi gli anziani ad essere presi più di mira.
Delle tre città che nei primi anni ’90 erano percepite come le piu’ esposte al rischio sicurezza, dal punto di vista del numero dei reati, Rimini e Modena negli ultimi cinque anni sono nettamente migliorate, mentre a Bologna la situazione è rimasta sostanzialmente uguale. Pur mantenendo indicatori ancora decisamente buoni, la sicurezza comincia invece a peggiorare nei comuni della provincia di Parma e Ravenna (ma non nelle due città capoluogo), come segnala il curatore della ricerca Cosimo Braccesi: “I dati sono sempre al di sotto della media regionale, ma qualcosa si sta muovendo. In queste due province la situazione di calma piatta si sta increspando”.