I lavoratori dipendenti italiani hanno perso in media, tra il 2002 e il 2004, una cifra variabile tra i 1.269 e i 1.380 euro. La causa è da attribuirsi all’aumento dei prezzi e agli aumenti salariali contenuti.
Così l’Ires-Cgil che calcola la riduzione di potere d’acquisto complessiva in 3 anni pari a 1.380 euro sulla base di una inflazione prevista nel 2004 del 2,8% e la riduzione di 1.269 euro sulla base di un aumento dei prezzi del 2,3%, l’ultimo dato previsto dall’Istat.