L’estate 2004 a Modena riscontra una temperatura media di 25.3°C, superiore di 1.5°C al valore di riferimento climatico (cioè mediato su un periodo di 30 anni) che è di 23.8°C sul periodo 1969-1998, e di 1.9°C superiore alla temperatura media sull’intera serie storica ultrasecolare Modenese, calcolata in 23.4°C.
Il valore ben superiore alla norma anche sul periodo trentennale più recente, unito al fatto che tutta la strumentazione è stata recentemente rinnovata e viene costantemente calibrata – spiega Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico di Modena -, toglie ogni dubbio sull’eventuale influsso dell’isola di calore urbana o di errori strumentali.
Pur senza, per fortuna, bissare il 2003, il 2004 si colloca al 9° posto, confermando il preoccupante trend che vede nella “classifica top ten” delle estati ben 6 annate dell’ultimo decennio.
Il report fa notare come l’anomalia dell’estate 2004 non è dovuta a singoli giorni eccezionalmente caldi ma alla lunga continuità di giornate sempre di poco superiori alla media, interrotte solo brevemente da giornate apparentemente fresche ma in realtà al più allineate alla norma: la giornata più calda dell’estate è stata il 22 luglio con 34.7°C, lontano sia dall’estremo storico (38.5°C il 29 luglio 1983) che dalla punta massima dello scorso anno (37.9°C, il 6 agosto 2003), ma i ‘giorni caldi’ intesi come giornate con temperatura massima superiore a 30°C ammontano (fino al 31 agosto) a 41: le statistiche di Modena indicano mediamente in 26 le giornate annue con temperature superiori ai 30°C. Pur non trattandosi di “record” è nuovamente singolare osservare come tutti gli eventi con oltre 40 “giorni caldi” all’anno sono avvenuti dopo il 1980: ora, poi, con l’avvio di settembre con caldo anomalo, siamo già a quota 43.
A conclusione, il report fa notare come l’estate nuovamente ben più calda del clima ‘storico’ di Modena, appare invece ‘normale’ per il nuovo periodo di clima mutato probabilmente per le ben note cause antropogeniche: ancora una volta si conferma la tendenza a modifiche del clima locale oltre che globale, a cui forse lentamente e inconsapevolmente ci stiamo abituando, ma ciò non deve far dimenticare e abbassare la guardia dalle conseguenze future dei mutamenti climatici in corso.
E’ dato di questi giorni infatti una nuova ondata di caldo estivo tardivo, di cui forse pochi si sono accorti in quanto, grazie alle minori ore di sole, le temperature si mantengono su livelli gradevoli o comunque sopportabili: sabato, con 31.5°C a Modena, abbiam toccato un valore anomalo, era già successo ad inizio settembre nel 1997, ma scorrendo indietro i nostri annuari e il banco dati l’annata precedente di inizio settembre caldo risale al 1962: ennesima riprova dell’innegabile riscaldamento in corso.
Uno sguardo alle previsioni non indica veri cambiamenti di rotta: pare infatti che permarrà ancora un vasto e robusto anticiclone esteso dal lontano Atlantico e gran parte l’Europa, anche se verso metà settimana riprenderà un mostra un debole cedimento da ovest.
Per trovare tempo movimentato ci spostiamo, per fortuna, molto lontano da casa nostra: ai Caraibi, Golfo del Messico e Florida vi è una intensa attività tropicale: dopo Francis, un nuovo uragano, Ivan, si muove verso i Carabi, dove il NHC di Miami prevede venti a 215 km/h!