E’ stato posto agli arresti domiciliari il meccanico tunisino di 33 anni che circa due settimane fa, al volante della sua auto, si scontrò alle porte di Reggio Emilia con una vettura su cui viaggiavano tre ragazze: due morirono, la terza rimase gravemente ferita.
Il giovane, Ben Henia Chaker, ferito a sua volta nell’incidente, quella sera guidava sotto l’effetto di alcol e droga e non aveva la patente (che gli era stata ritirata tempo addietro per l’ennesima volta); inoltre, la sua auto non era coperta da assicurazione.
Alla fine della scorsa settimana il giovane – che aveva riportato alcune fratture – era stato dimesso dall’ospedale ed era tornato a casa a Reggio, dove vive con la moglie italiana e i due figli, in stato di libertà, indagato per omicidio colposo plurimo, guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti. Il maghrebino aveva già precedenti specifici: cinque denunce per guida in stato di ebbrezza, una denuncia per omissione di soccorso e una per resistenza a pubblico ufficiale.
La notizia delle sue dimissioni da uomo libero aveva provocato commenti amari da parte dei genitori di Giulia Catellani e Silvia Cigarini, le due vittime. Il provvedimento di custodia agli arresti domiciliari, emesso dal Gip su richiesta del pm Isabella Chiesi, che coordina le indagini, è stato eseguito dalla polizia municipale.