“Ad Atene abbiamo ottenuto grandi
risultati, ora dobbiamo fare in modo che questo grande spot non
cada nel dimenticatoio”. Renato Rizzoli, presidente del Coni di
Bologna, commentando i risultati ottenuti dalla squadra azzurra
e dagli atleti emiliano-romagnoli ai Giochi olimpici, ha
sottolineato la necessità di sfruttare la popolarità ottenuta
da molte discipline sportive definite ‘minori’ per evitare che
ci si ricordi di loro solo in occasione delle olimpiadi.
“Atene non deve solo passare alla storia, ma deve essere il
punto di partenza – ha ribadito il presidente del Coni dell’
Emilia-Romagna, William Reverberi – ora Governo, Parlamento ed
Enti locali devono darsi da fare. I telegrammi di
congratulazioni ci fanno un grande piacere, ma non bastano”.
I due dirigenti del Coni chiedono infatti l’ introduzione di
una nuova legge regionale per lo sport. “E’ necessario partire
dalla scuola – ha continuato Reverberi – che si deve aprire allo
sport, permettendo ai ragazzi di allenarsi e di avvicinarsi allo
sport”.
Un intervento, quello di Governo ed Enti locali, reso
necessario soprattutto dalla mancanza di fondi di cui dispone il
Coni ed è proprio questo, secondo il presidente regionale, il
nodo da sciogliere: “Sostenere lo sport non è solo compito del
Coni e delle famiglie. Per fortuna in Emilia-Romagna le
strutture ci sono, ma serve un cambiamento culturale. Per questo
molti medagliati verranno a Bologna e andranno nella scuole per
incontrare i ragazzi”.
I due dirigenti hanno poi tracciato un bilancio della
spedizione italiana, definito molto positivo soprattutto alla
luce del contesto mondiale notevolmente mutato. “Ora c’ è
molta più competizione – ha spiegato Rizzoli – l’ Europa dell’
est, il Giappone e soprattutto la Cina sono cresciuti molto. Per
noi è stato molto difficile, ma alla fine abbiamo portato a
casa 32 medaglie”.
Gli azzurri saliti sul podio sono stati più di 100, un terzo
di quelli che hanno fatto parte della spedizione. L’
Emilia-Romagna ha partecipato con 47 atleti cresciuti
sportivamente nella regione, tra cui 12 ragazzi e 9 ragazze di
sangue emilano-romagnolo, oltre a Valentina Vezzali che è nata
Jesi, ma da genitori emilano-romagnoli.
Gli atleti della regione hanno ottenuto medaglie importanti,
su tutte l’ oro di Stefano Baldini nella maratona, ma anche gli
argenti di Josefa Idem nella canoa e dei ragazzi nella pallavolo
e nella pallacanestro.
Poi un pensiero è andato alle prossime Olimpiadi di
Pechino: “Sarà molto difficile – ha detto Rizzoli – i cinesi
ci lasceranno solo le briciole. Dobbiamo lavorare duro affinché
ci sia il riciclo necessario”.