Secondo i dati di un’indagine dell’Apt regionale, condotta su un campione di 900 operatori del settore, il calo delle presenze, tra maggio e luglio è stato del 4,5%, rispetto allo scorso anno, in termini di unità si tratta di circa 1 milione e mezzo di turisti in meno, per un totale di circa 38,5 milioni di persone.
A disertare le spiagge romagnole, quest’anno sono stati soprattutto i tedeschi, per i quali la flessione si stima intorno all’8%.
Crescono invece i turisti francesi (+ 8%) e quelli russi (+15%). Si tratta però di incrementi che non riescono a compensare la dimunizione dei villeggianti provenienti dalla Germania che, da soli, rappresentano il 10% del mercato turistico straniero della regione.
Tiene invece la domanda italiana, che costituisce l’80% del bacino di utenza, ma il trend è quello della vacanza ”mordi e fuggi”. Aumentano, infatti, i villeggianti del week-end e si accorcia il periodo dei soggiorni.
I turisti non rinunciano, in massa a mare e spiaggia, ma stringono la cinghia. Si aggira, così, intorno al 10% il calo del fatturato di albergatori, ristorarori, locali notturni ed esercizi, praticamente di ogni genere, dal commercio di beni di lusso a quelli di prima necessità. Il dato della flessione, con punte anche del 15%, è confermato anche dalle stime della Confocommercio di Rimini.
La speranza è che il mese di agosto permetta agli operatori di prendere una boccata d’aria. Attualmente è il ”tutto esaurito” secondo l’Apt, e sono circa 1 milione le presenze per la settimana di ferragosto tra Cattolica e Comacchio. Resta comunque, di segno negativo (- 4%) il dato ipotizzato per il bilancio complessivo consuntivo di fine stagione.
A determinare il destino degli operatori, è stato anche l’andamento metereologico, che, negli ultimi mesi, non ha certo favorito il turismo sulla riviera adriatica. Da aprile fino al 20 luglio, ci sono stati, infatti, 16 giorni di sole in meno rispetto allo stesso periodo del 2003.