Prosegue fino al 27 agosto lo “stato di grave pericolosità” per gli incendi boschivi dichiarato dalla Regione. Soprattutto in montagna, a causa delle condizioni climatiche, della vegetazione secca e della disattenzione di agricoltori e turisti questo è il periodo di maggiore rischio.
“Basta davvero poco per provocare un incendio – sottolinea Alberto Caldana, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena – per questo raccomandiamo la massima cautela a tutti. Grazie al clima favorevole e all’attenzione della popolazione, finora non abbiamo registrato nessun incendio boschivo, ma siamo ancora in una periodo a forte rischio”
Nel 2003 sono stati 13 con ben dieci ettari di superficie distrutti dalle fiamme, di questi cinque sono dolosi con due persone deferite all’autorità giudiziaria dal Corpo forestale dello Stato.
Degli otto incendi involontari, quattro sono dovuti ad attività agricole come i fuochi per bruciare sterpaglie, tre a sigarette non spente correttamente. Le zone interessate dagli incendi sono principalmente quelle di Pavullo, Serramazzoni, Polinago, Pievepelago e Riolunato).
Negli ultimi dieci anni, tra il 1993 e il 2003 sono stati 417 gli incendi boschivi con 240 ettari di superficie distrutti dalle fiamme.
Basta solo un po’ di attenzione per evitare un incendio. Perché anche un semplice mozzicone di sigaretta acceso gettato fuori da un’auto in corsa si può trasformare, per effetto dell’aria, in un proiettile incendiario. E l’auto parcheggiata vicino all’erba secca con la marmitta ancora calda può essere la miccia di un incendio. Fumare o accendere un fuoco nei pressi di sterpaglie e vegetali è sempre molto pericoloso.
Per le segnalazioni di avvistamenti di un incendio sono attivi 24 ore su 24 i numeri telefonici 1515 della Forestale e 115 dei Vigili del Fuoco. Per avvisare la Forestale si può utilizzare il numero verde 800 841051 (attivo dalle ore 8 alle 20).
Alla Forestale, comunque bisogna rivolgersi ogni volta che si ha intenzione di bruciare materiale vegetale nei pressi di un bosco: in questo periodo di “grave pericolosità” è assolutamente vietato a una distanza di 200 metri e le sanzioni vanno da mille a 10 mila euro. Per chi causa un incendio è prevista la reclusione da quattro a dieci anni in caso di dolo, da uno a cinque anni in caso di colpa.