Il Servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato, ha scoperto un traffico illegale da 10 milioni di euro su presunti rimedi terapeutici della medicina cinese. Si tratta di balsami di tigre siberiana, decotti di orchidee ed estratti di corno di rinoceronte e di cavallucci marini.
La crescente domanda di consumatori occidentali di queste panacee richia di condannare all’estinzione specie vegetali e animali rarissimi e perciò tutelati dalla Convenzione internazionale di Washington sottoscritta da 166 paesi.
All’indagine, condotta nelle ‘chinatown’ nazionali dove le ditte commerciali orientali fatturano dieci milioni di euro l’anno, hanno collaborato l’Interpol, la polizia annonaria del Comune di Roma e l’ufficio italiano ‘Traffic’ del Wwf.
Nell’ambito dell’operazione denominata Marco Polo sono stati, in particolare, contestati reati a sei ditte di Roma e Guidonia, una a Reggio Emilia, cinque a Bologna e sei a Prat0, mentre a Napoli e Modena sono stati effettuati controlli.
Il materiale sequestrato ammonta a oltre 3.500 confezioni di unguenti, pillole e balsami per un valore commerciale di 500.000 euro e sette chilogrammi di materia prima vegetale essiccata.
Sono 20 le persone, al momento tutte di nazionalità cinese, denunciate per violazione delle norme che regolano il commercio, la detenzione di animali e piante protette dalla convenzioni di Washington, violazione della normativa sull’etichettatura, contrabbando e frode in commercio.