Tra gli applausi bipartisan dell’aula la Camera ha approvato in via definitiva con 433 sì, 17 no e 7 astenuti (i verdi) la legge che abolisce il servizio militare obbligatorio di leva a partire dal 2005. Gli ultimi a prestare servizio di leva saranno i nati nel 1985.
Il provvedimento approvato oggi stabilisce anche che i volontari in ferma prefissata di un anno dovranno essere cittadini italiani di età non inferiore ai 17 anni e non superiore ai 25 e con diploma secondario di primo grado. I militari volontari potranno anche chiedere un periodo di rafferma pari ad un altro anno.
Per quanto riguarda le truppe alpine la nuova normativa prevede un trattamento economico maggiorato di 50 euro mensili e che il reclutamento venga fatto tra i cittadini residenti nelle zone dell’arco alpino e nelle regioni “tipiche di reclutamento alpino”.
La fine della leva obbligatoria renda anche inutile l’esercizio dell’obiezione di coscienza. In Italia questo dirtitto sancito dalla Costituzione era stato riconosciuto fattivamente dal 1972, con la legge 772 che ha istituito il servizio civile in alternativa a quello militare. Prima di allora, per chi rifiutava la leva c’era il carcere.