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Istat: fino a 40 anni più uomini di donne

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Il Censimento condotto
dall’Istat nel 2001 ha registrato per la prima volta il
sorpasso dei maschi sulle femmine nella fascia di età compresa
fra i 35 e i 39 anni. Ma questo è solo uno dei dati curiosi
emersi dal censimento, che registra la maggiore densità di
popolazione nelle regioni Nord Occidentali del paese e quella
minore nelle aree Insulari, e che per quanto riguarda lo stato
della popolazione presente (comprensiva, cioé, dei residenti e
delle presenze occasionali) evidenzia la prevalenza di matrimoni
e separazioni sotto i 40 anni, e quella di vedovanze fra i 75 e
79 anni.


Il censimento rivela fino ai 39 anni una prevalenza più o meno netta della popolazione maschile. Il dato inizia a invertirsi però dalla classe di età compresa fra 40 e 44 anni, per proseguire su questa tendenza con il progredire dell’età anagrafica, fino ad arrivare alla prevalenza schiacciante delle donne nelle ultime fasce e registrando un totale di presenze femminili di 29.492.809, superiore di ben 1.875.474 unità a quelle maschili (27.617.335). Il dato assoluto rispetta quindi la “tradizione” sulla prevalenza numerica del sesso un tempo debole.

E’ l’Italia Nord Occidentale l’area geografica più popolosa con 15.007.118 unità, mentre quella con meno popolazione è risultata l’Italia insulare con 6.534.705 presenze.
Ecco la ripartizione della popolazione presente per aree geografiche:
– Italia Nord-Occidentale 15.007.118
– Italia Nord-Orientale 10.765.299
– Italia Centrale 11.061.159
– Italia Meridionale 13.741.863
– Italia Insulare 6.534.705
– Totale 57.110.144

Con 4.626.965 persone presenti, la classe d’età fra 35 e 39 anni è risultata la più numerosa al censimento.

Al 21 ottobre 2001 la popolazione presente in Italia, suddivisa per classi di età, presentava un dato statistico curioso: gli ultracentenari sono 6.431, vale a dire la popolazione media di un paese.

E’ di 10.801.239 persone la popolazione over 65 censita il 21 ottobre del 2001. La classe di età più numerosa naturalmente è compresa fra i 60 e 64 anni: 3.504.511.

La popolazione di celibi e nubili è di 11.963.219, contro 14.291.269 coniugati. Il numero più alto di celibi è nella classe d’età 25-29 anni (1.665.656).

Nella classe dei 35-39 anni si concentra il più alto numero di coniugati (1.618.451) e di separazioni di fatto (17.664), mentre nella classe d’età 40-44 si trova il maggior numero di separazioni legali (62.110). Il numero maggiore dei divorzi (47.207) è concentrato nella classe d’età 45-49. Non mancano i dati curiosi: tra gli ultracentenari due sono separati di fatto, un terzo è separato legalmente, 4 sono divorziati e 775 (più naturalmente) sono vedovi. Ma anche l’altro capo della scala anagrafica riserva delle sorprese. Sono 4, ad esempio, i 15enni già sposati, 126 i 16enni che hanno messo su casa (ma 6 sono separati di fatto e 2 legalmente, e ben 7 sono vedovi o vedove).
E’ una linea in costante progressione quella relativa ai dati sulla vedovanza: 1847 nella classe d’età 30-34, 4.088 nella classe 35-39, 6.817 nella classe 40-44, fino al picco della classe 75-79 (134.772). Dai 79 anni decresce il numero delle vedovanze (97.444 nella classe 80-84, 93.168 nella classe 85-89).