Sale l’inflazione a giugno. Dalle
prime stime diffuse oggi dall’Istat l’indice dei prezzi al consumo presenta un aumento dello 0,2 per cento rispetto al mese precedente e del 2,4 per cento rispetto allo stesso mese del 2003.
Stessi incrementi vengono registrati anche per l’indice armonizzato. I dati definitivi saranno diffusi il prossimo 14 luglio 2004.
Il dato reso noto oggi dall’Istat
appare comunque leggermente inferiore rispetto alle prime indicazioni delle citta’ campione che vedevano l’inflazione di giugno attestarsi attorno al 2,5%.
Per quanto riguarda l’indice armonizzato (che viene calcolato considerando anche sconti, saldi vendite promozionali, ecc) ha registrato la stessa variazione di quello per l’intera collettivita’ ovvero un +0,2% rispetto a maggio e un +0,4% rispetto a giugno 2003.
I tecnici dell’Istat fanno notare che all’interno dell’indice si sono riscontrate differenze forti tra i vari capitoli. Da un lato, ad esempio, i prezzi degli alimentari continuano a rallentare per il calo delle quotazioni degli ortaggi freschi: questo particolare settore ha registrato un +0,1% su base mensile (+0,2% a maggio) e un +2,8% su base tendenziale (che si confronta al +3,1% di maggio e a un aumento superiore al 4% di inizio anno). Dall’altro lato una tendenza opposta e’ stata invece manifestata ancora una volta dai trasporti (+0,4% rispetto a maggio e +3,9% su giugno 2003) i cui prezzi sono spinti al rialzo dagli aumenti della benzina (+11,4% su base tendenziale, +2,4% su base congiunturale). Il capitolo trasporti – ricordano all’Istat – pesa per il 13% sull’intero indice.
In deciso rincaro a giugno anche il capitolo altri beni e servizi (+0,8% sul mese e +3,1% sull’anno) sul quale pesano soprattutto gli aumenti delle tariffe degli avvocati (ritoccate al rialzo dell’11,1% a livello tendenziale). L’Istat ricorda tuttavia che il peso delle libere professioni all’interno del paniere e’ piuttosto limitato, pari allo 0,68%. A livello congiunturale si sono poi verificate variazioni nulle nei capitoli mobili, articoli e servizi per la casa e in quello dell’istruzione, mentre un calo si e’ avuto nelle comunicazioni (-0,7%). Gli incrementi tendenziali piu’ consistenti si sono registrati, oltre che per i trasporti e anche altri beni e servizi anche per le bevande alcoliche e tabacchi (+7,1%).
Sempre in calo, invece, sono state anche a livello tendenziale le comunicazioni, con una diminuzione del 7,3%.