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Droga: il 13% italiani ne fa uso

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Il 13% degli italiani tra i
15 e i 34 anni fa abitualmente uso di droga. E’ uno dei dati
più rilevanti che emergono dalla “Relazione annuale sullo
stato delle tossicodipendenze in Italia”, realizzata dal
Dipartimento nazionale per le politiche antidroga e che sarà
consegnata a giorni al Parlamento.

Nella lunga relazione vengono
riportati e analizzati i dati del ministero dell’Interno, della
Difesa, della Salute e della Giustizia, nonché quelli forniti
da differenti enti e istituti di ricerca: ne emerge un quadro,
come lo ha definito nei giorni scorsi il capo del dipartimento
Nicola Carlesi, “particolarmente preoccupante”, soprattutto
per quanto riguarda i giovani.

Dalla relazione emerge che il 13,2% degli italiani tra i 15 e i
34 anni fa uso di droga. La percentuale scende al 7,3% della
popolazione tra i 15 e i 54 anni, ma sale al 17% se si prende in
considerazione la fascia d’età tra i 15 e i 24 anni. Le
sostanze più diffuse tra i 15 e i 34 anni(12,8%)sono hashish e
marijuana. Il consumo di oppiacei si ferma allo 0,3 % della
popolazione, mentre quello della cocaina raggiunge il 2,3%,
crack incluso. Lo 0,7%, invece, preferisce l’ecstasy e lo 0,6%
si orienta verso gli allucinogeni. C’é, infine, uno 0,6% della
popolazione che sembra seguire la strada dei meninos de rua
brasiliani, che sniffano la colla, drogandosi con vari tipi di
solventi.


Uno studente su tre (32,9%), tra i 15 e i 19 anni, fa
abitualmente uso di almeno una sostanza stupefacente. La
percentuale scende leggermente, attestandosi al 27,6%, se si
considerano anche le ragazze, ma il dato resta comunque alto. La
quasi totalità fa uso di hashish o marijuana (27,4%) ma c’é un
numero di ragazzi e ragazze tra i 15 e i 19 anni che si è
iniettato eroina (1,1%, tra i soli quindicenni la percentuale è
dell’ 1) e ben il 4,5% che fa uso di cocaina. Il consumo
dell’ecstasy è al 2,6% e quello di Lsd al 2,3%, mentre il 3,7%,
nonostante l’età, prende abitualmente sedativi e ipnotici.

Sono 410 italiani e 19 stranieri i morti in Italia nel 2003 per
droga. Rispetto al 2002, quando le persone decedute furono 529,
c’é stato un calo del 17%. A pagare il prezzo più alto sono i
consumatori storici, compresi nella fascia d’età tra i 30 e i
34 anni (84 morti) e oltre i 40 anni (80 morti).



Nel 2003 sono stati sequestrati complessivamente 46.867 chili di
droga, un 10,25% in meno rispetto al 2002 (i sequestri
ammontarono a 52.218 chili). Il calo, secondo quanto riportato
nel rapporto 2003 sulla droga del Dipartimento di pubblica
sicurezza, ha riguardato soprattutto le droghe sintetiche
(-41,11%) e le piante di cannabis (-35,64%). In particolare, nel
2003 sono stati sequestrati 2.582 kg di eroina, 3.521 chili di
cocaina e 40.470 di cannabis.



Più di un quarto dei detenuti nella carceri italiane è
tossicodipendente: dei 54.237 detenuti (17.007 stranieri),
infatti, 14.332 (3.190 stranieri) hanno problemi legati alla
droga. Di questi la maggioranza sono uomini (13.709) mentre le
donne sono ‘soltanto’ 623. I detenuti tossicodipendenti malati
di Aids sono 1.056. Quanto ai minori che fanno utilizzo di
droga, nel 2003 si registra un calo rispetto all’anno
precedente. Se nel 2002 erano 1.100 quelli che avevano avuto a
che fare con centri di prima accoglienza, istituti penali e
uffici di servizio sociale per minorenni e comunità, nel 2003
il numero si è fermato a 938.


Anche le caserme non fanno eccezione: nel 2003 i militari
sorpresi a drogarsi o comunque scoperti nell’utilizzare sostanze
stupefacenti, sono stati 738. La percentuale più alta è al
sud, con 322 soldati beccati dai superiori.


Sono 126.983 le persone in carico ai Sert, un numero leggermente
superiore a quello del 2002 (126.204). I nuovi casi, però, sono
passati dai 32.847 del 2002 ai 33.628 dell’anno scorso.
Sostanzialmente identico, invece, il numero delle persone
affidate a strutture socio-riabilitative: dai 19.088 del 2002 ai
18.945 del 2003. Quanto alla tipologia degli utilizzatori dei
Sert, calano i consumatori di eroina (da 123.154 a 120.134) e
aumentano quelli di cocaina (da 10.625 a 14.087) e di
cannabinoidi (da 14.056 a 16.490).