Cresce il numero di imprese
dell’Emilia-Romagna, trainata dal settore dei servizi che ha fatto registrare un conseguente aumento dei posti di lavoro. Lo ha reso noto oggi l’Istat, nel documento relativo all’ottavo Censimento generale dell’industria e dei servizi, che contiene i dati riferiti al 22 ottobre 2001.
In generale si registra un aumento di 162.732
posti di lavoro (+10,2%), dovuto alle imprese operanti nel settore con 133.892 posti di lavoro in piu’ (+34%). Ma e’ Rimini a guadagnarsi il podio in Emilia-Romagna per i risultati raggiunti con una crescita pari al 45,7% nella provincia e del 50,7% nel capoluogo.
E cresce anche l’industria con 29.043 nuovi posti di lavoro (+4,4%) e le istituzioni nonprofit (+53,7%), mentre si riscontra una flessione di 10.398 addetti nel commercio (-3,6%), di 2.618 nelle istituzioni pubbliche (-1,2%) e di 957 nelle imprese agricole (-7,4%). In particolare a Reggio Emilia si registra un +46% nella provincia e +46,5% nel capoluogo, mentre l’incremento nell’industria a Forli’-Cesena e’ pari al 21,1% nella provincia e +14,4% nel capoluogo) e Reggio Emilia (+12,7% nella provincia e +8,2% nel capoluogo); il calo degli addetti nel capoluogo regionale, concentrato soprattutto nell’industria (-23,3%) e nel commercio (-22,1%).
A livello territoriale, oltre un quarto dei lavoratori risulta impiegato nella provincia di Bologna, un altro 29% si concentra tra le province di Modena (17,3%) e Reggio Emilia (11,7%). Queste ultime sono inoltre le province ad aver contribuito maggiormente all’aumento regionale del numero di lavoratori, con 162.732 unita’ in piu’. Da sottolineare che la media occupazionale in Emilia-Romagna risulta leggermente piu’ alto di quello nazionale: 4,2 addetti il 4,1 nazionale.
La maggior parte degli addetti, sia a livello provinciale che nei capoluoghi di provincia, si concentra negli altri servizi e nel settore industriale. Gli addetti alle unit` locali delle imprese nei due settori coprono una percentuale che va dal 76% di Ferrara all’83,4% di Reggio Emilia, con valori superiori alla media anche nelle province di Modena, Parma e Bologna. Rispetto al 1991, la crescita degli addetti interessa soprattutto il settore degli altri servizi, in cui essi aumentano di 133.892 unit`, e in parte anche l’industria (+29.043 addetti) e le istituzioni nonprofit (+ 13.770).
L’occupazione diminuisce invece nel commercio, nelle istituzioni pubbliche e nell’agricoltura.
